Periferie, i sindaci continuano a puntare i piedi

Urbanistica di Marco Zibetti
Trattative interrotte finché “non avremo segnali tangibili da parte del Governo della reale ed effettiva volontà di ripristinare il vincolo di solidarietà e collaborazione istituzionale”

I sindaci, che hanno interrotto le relazioni istituzionali con il governo per protesta contro il blocco dei finanziamenti del bando periferie, non torneranno al tavolo. Non fino a quando “non avremo segnali tangibili da parte del governo della reale ed effettiva volontà di ripristinare l’importante, e strategico per il Paese, vincolo di solidarietà e collaborazione istituzionale”. Lo scrive il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, alla ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, Erika Stefani, che aveva sollecitato ai sindaci un ripensamento.

“Non abbiamo assunto la decisione di interrompere le relazioni con il governo a cuor leggero - scrive Decaro -. Siamo consapevoli delle conseguenze di sospendere la partecipazione dell’Anci ai lavori della conferenza unificata. Ma, nonostante la sua garbata richiesta, non possiamo rivedere la nostra posizione. I Comuni hanno sempre risposto con grande spirito di servizio e senso di responsabilità anche alle richieste di sacrifici straordinari ed eccezionali, ma la decisione unilaterale di bloccare i finanziamenti statali a 326 tra Comuni e Città metropolitane per un importo complessivo di 1,6 miliardi, avrà un impatto devastante e mortificherà le aspettative di crescita sociale ed economica dei nostri territori, molto più delle conseguenze derivanti dalla mancata partecipazione dell’Anci ai lavori della conferenza unificata”.


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