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Piano Casa: accolti i ricorsi delle regioni

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Ad esempio, non è lecito prevedere, in caso di mancata intesa tra le parti nel termine di 90 giorni, la possibilità di approvare ugualmente accordi di programma


La Corte Costituzionale, con la sentenza n.121/2010 del 26 Marzo scorso, ha dichiarato illegittimi vari commi degli articoli 11 e 13 del dl 112/2008 (convertito nella legge 133/2008) accogliendo i ricorsi delle Regioni sul così detto "Piano Casa".

Nel piano nazionale di edilizia abitativa l'intesa tra Stato e Regioni deve essere paritaria. La norma all'articolo 11 comma 4 stabilisce che : "decorsi 90 giorni senza che sia stata raggiunta la predetta intesa, gli accordi di programma possono essere comunque approvati". Secondo i giudici non è lecito prevedere, in caso di mancata intesa tra le parti nel termine di 90 giorni, la possibilità di approvare ugualmente accordi di programma.

Secondo la consulta è anche incostituzionale, sempre nel medesimo articolo, il comma 9, il quale consente di ricorrere alle modalità di approvazione previste per le infrastrutture strategiche, giacchè si legge: "si deve garantire la speditezza delle procedure, a discapito però delle competenze costituzionalmente tutelate dalle regioni".

Censurato, infine, anche il comma 2 dell'articolo 12 relativo alle procedure di alienazione degli immobili di proprietà Iacp. La Corte ha infatti evidenziato che la norma in questione contrasta con l'autonomia e libertà delle Regioni "di cui devono godere le Regioni nel condurre le trattative per raggiungere gli accordi".