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Piano Città: nuovi contratti per Genova, Firenze, Bari, Ancona e Settimo Torinese

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Lo comunica il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, ricordando che come il piano città offra una prima risposta ad una forte domanda di rigenerazione urbana


I comuni di Genova, Firenze, Bari, Ancona e Settimo Torinese firmano insieme al ministero Infrastrutture e Trasporti i contratti di Valorizzazione Urbana del Piano città, il programma dedicato alla rigenerazione delle aree urbane degradate. In tal modo anche queste cinque Amministrazioni otterranno l’assegnazione delle risorse finanziarie e potranno dar corso alle gare di appalto per l’avvio dei lavori finalizzati alla riqualificazione del tessuto urbano.

E’ quanto comunica il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, affermando che “il piano città è  un programma su cui puntiamo molto in quanto offre una prima risposta ad una forte domanda di rigenerazione urbana e, già nella sua prima selezione, è in grado di mobilitare risorse per circa 4,4 miliardi di euro complessivi”.

Per quanto riguarda Bari, la proposta presentata è variamente articolata e prevede la valorizzazione del “litorale ovest” per mezzo di un complesso di collegamenti tra le diverse polarità presenti nel tessuto metropolitano, tali da consentire di superare il loro isolamento ed un inserimento nel contesto come luoghi privilegiati di accesso alle principali funzioni urbane.

Gli interventi, che concretizzano gli obiettivi strategici del Piano Regolatore Generale vigente, si propongono di rompere l’isolamento della zona e si caratterizzano per la loro attenzione al rapporto con il mare per mezzo della realizzazione di un asse per la mobilità sostenibile di collegamento tra l’aeroporto e la città (attraverso il quartiere San Girolamo) e di un asse di collegamento porto-stazione che unisce le aree centrali della città, interessate da un intenso traffico automobilistico e densamente abitate.

In particolare, il finanziamento concesso per circa 8,2 milioni di euro, riguarda la riqualificazione del Lungomare Ovest con la realizzazione di una pista ciclabile (che, a partire dalla stazione centrale, percorre tutto il lungomare fino al quartiere San Girolamo-Fesca) e la riqualificazione dell’asse di connessione di via Sparano tra la stazione centrale ed il porto (serie di interventi per la valorizzazione dell’asse stradale, come l’arredo urbano e la razionalizzazione dei sottoservizi, che recuperano la funzione aggregativa a conferma della tradizione commerciale della strada, proponendone una nuova funzione di salotto culturale della città).

Per quanto riguarda Firenze, la proposta del Comune intende valorizzare l’ambito del Parco delle Cascine attraverso la riqualificazione di due grandi aree degradate, l’ex stazione ferroviaria Leopolda e l’ex Manifattura Tabacchi, per contribuire al rilancio della città sostenibile ed accessibile cui Firenze ambisce.

In particolare, con il finanziamento concesso dal Piano città per circa 14,7 milioni di euro, sono previsti: la realizzazione della sala prove orchestra del Nuovo Teatro dell’Opera (corpo A) e la sistemazione dell’antistante Piazza Giardino, che costituirà l’accesso del Nuovo Teatro e consentirà ulteriori collegamenti tra la città ed il Parco delle Cascine; la sistemazione urbana Porta a Prato - Ponte alla Vittoria (piazza Gaddi), che restituirà a questa porzione di città una qualità scenografica e paesaggistica pressoché scomparsa; la valorizzazione dell’area adiacente alla Piazza Vittorio Veneto (sede fino a pochi anni or sono della discoteca ex Meccanò oggi abbandonata a seguito di un incendio) con la modifica della sua funzione; la sistemazione idraulica delle sponde dell’Arno nella zona Parco delle Cascine (tratto compreso tra il ponte alla Vittoria ed il nuovo ponte tramviario - lotto 1) ed a valle del nuovo ponte della tramvia (lotto 2); la realizzazione di un nuovo collettore ove far confluire i reflui fognari del Poggi e del Chiesi; la riqualificazione di piazza Vittorio Veneto e delle aree limitrofe.

Per quanto riguarda Settimo Torinese, la proposta del Comune è finalizzata alla realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo ed alla riqualificazione dell'area di “Laguna Verde”, che occupa parte del settore sud del paesaggio urbano e risulta articolata in tre sub ambiti (A - Laguna Verde, B - Borgo Nuovo, C - Cascina Bordina) il cui elemento unificante è rappresentato dal parco d'interconnessione Tangenziale Verde.

Gli interventi oggetto del finanziamento concesso dal Piano città per circa 5,8 milioni di euro riguardano la realizzazione di infrastrutture viarie a supporto sia dell’insediamento di social housing che del comparto di proprietà pubblica ed in particolare sono costituiti dal primo lotto della nuova viabilità di connessione tra Via Torino e Via Regio Parco (comprendente la rotatoria su Via Torino e quella per l’accesso al lotto Pirelli - housing sociale) e dai lavori di riqualificazione di Corso Piemonte, con la ristrutturazione del sovrappasso ferroviario per la connessione tra il quartiere Borgo Nuovo e l’ambito di Laguna Verde.

Per quanto riguarda Ancona, la proposta del Comune denominata “Progetto di riqualificazione del Fronte mare delle eccellenze” individua, all’interno del waterfront cittadino, molteplici interventi a rilevanza urbana e territoriale che riguardano edifici di grande valore quali la “Mole Vanvitelliana”, il “Palazzo degli Anziani”, la “Pinacoteca”, i quali ospitano funzioni urbane e fungono da sistema di collegamento verticale tra il livello del porto e quello della città storica retrostante e sono fisicamente collegati dalla “Passeggiata lungomare” da riqualificare.

Inoltre l’intervento afferente all’housing sociale intende fornire una risposta al disagio abitativo del quartiere “Archi Stazione” con la realizzazione di alloggi, attrezzature sociali e sportive e gli interventi di edilizia scolastica risolvono le disfunzioni causate dalla chiusura di alcuni plessi che devono essere messi in sicurezza e adeguati sismicamente.

Il progetto oggetto del finanziamento concesso dal Piano città per circa 8,8 milioni di euro prevede il completamento del recupero della Mole Vanvitelliana ed interessa il recupero della parte (due dei cinque lati della struttura) su cui non si è ancora intervenuti. Viene infine prevista la realizzazione di spazi per l’accoglienza e per attività culturali, nonché il ridisegno della corte perimetrale esterna ed il completamento degli spazi per esposizioni temporanee.

Per quanto riguarda Genova, la proposta è finalizzata alla riqualificazione della Valbisagno (una delle due principali vallate cittadine perpendicolari alla costa ed attestata sull’omonimo torrente), agendo in primo luogo sulla più importante criticità dovuta al rischio di esondazione del torrente e dei suoi affluenti ed inserendosi nel filone del miglioramento della qualità urbana e ambientale. Tale vallata ha un ruolo particolare per la città di Genova in quanto vi sono localizzati alcuni tra i servizi logistici principali come il cimitero, la rimessa dei bus, il gasometro, il deposito della nettezza urbana, le carceri e lo stadio.

Il progetto di riqualificazione dell’assetto del bacino del Bisagno non può prescindere dalla messa in sicurezza dell’affluente rio Fereggiano, la cui piena nel 2011 ha provocato vittime e ingenti danni. Il finanziamento concesso dal Piano città (25 milioni di euro) concorre alla copertura economica di un primo stralcio di interventi per complessivi 45 milioni di euro (a cui concorrono ulteriori risorse rese disponibili dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova) riguardanti la realizzazione di un canale scolmatore che consente di deviare e incanalare le acque in caso di piena, con una sensibile riduzione del rischio.