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Piano Nazionale Energia e Clima: ci vorranno 67 anni per realizzarlo

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Piano Nazionale Energia e Clima: ci vorranno 67 anni per realizzarlo
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FREE: “Tempi inconcepibili sia per la crisi climatica, ma anche per il contributo che le rinnovabili devono dare per far uscire il Paese dall’attuale crisi economica”

67 anni per fare il Pniec. Secondo una recente analisi, questo sarà il tempo necessario per realizzare il Piano Nazionale Energia e Clima. Com’è possibile? Andiamo a scoprirlo e vediamo come si potrebbe risolvere il problema.

“Ci vorrà così tanto se il tasso di autorizzazioni per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili rimanesse quello del 2017-2018”, spiega il Presidente del Coordinamento FREE, G.B. Zorzoli.

Tempi inconcepibili sia per la crisi climatica, ma anche e specialmente per il contributo che le rinnovabili devono dare per far uscire il Paese dalla situazione di crisi economica provocata dal Coronavirus. E tutto ciò con investimenti che, per decollare, nella maggior parte dei casi non richiedono incentivi, ma solo semplificazioni negli iter autorizzativi e snellimenti burocratici. Ossia interventi a costo zero per il bilancio dello stato”.

Gli emendamenti proposti da FREE per realizzare gli obiettivi

“Per contribuire a realizzare questi obiettivi - prosegue Zorzoli -, il Coordinamento FREE ha elaborato una serie di emendamenti a specifiche normative vigenti, essenziali per garantire, nell'assoluto rispetto dell’ambiente e del territorio, la realizzazione degli interventi di efficienza energetica e di produzione di energia rinnovabile nei tempi previsti dal Pniec, avvalendosi anche dei suggerimenti ricevuti nel corso di una serie di incontri con rappresentanti delle forze politiche».

Gli emendamenti, inviati ai Presidenti e ai membri delle X Commissione della Camera e del Senato, ai ministri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, delle Infrastrutture, della Pubblica Amministrazione e al sottosegretario all'Ambiente Roberto Morassut, propongono riforme riguardanti i seguenti argomenti:

• le semplificazioni autorizzative per modifiche non sostanziali degli impianti fotovoltaici esistenti;

• le misure per rimuovere gli ostacoli per il rifacimento integrale degli impianti fotovoltaici esistenti;

• i provvedimenti urgenti per garantire una maggiore concorrenza e partecipazione alle procedure di allocazione degli incentivi del FER 1;

• l'autorizzazione unica per gli impianti idroelettrici;

• le semplificazioni autorizzative per le modifiche non sostanziali nel repowering degli impianti eolici;

• il superamento della disposizione sullo “spalma incentivi” per biogas, eolico e mini-idro, nel caso d'investimenti destinati a rinnovare o mantenere in efficienza gli impianti esistenti;

• il mantenere operativo il Conto Termico nei settori residenziale, industriale, agricolo-agroalimentare;

• l'uniformare le misure compensative oggi in vigore, rispetto agli impianti e alle reti di teleriscaldamento, alimentate da biomassa e da energia geotermica;

• la semplificazione degli interventi d'efficienza energetica degli edifici esistenti;

• gli obblighi relativi alla produzione e conservazione della documentazione relativa ai Certificati Bianchi;

• la promozione dell’efficienza energetica attraverso i sistemi geotermici;

• le semplificazioni fiscali in materia di microcogenerazione;

• la semplificazione delle norme per la realizzazione di punti e stazioni di ricarica dei veicoli elettrici.