Ultima occasione per dire la tua sul futuro della transizione ecologica in Italia. Il Piano Sociale per il Clima entra nella sua fase decisiva: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aperto la terza e ultima consultazione pubblica, un passo cruciale per definire misure concrete che rendano giusta e accessibile a tutti la transizione verde.
L’obiettivo? Garantire che nessuno resti indietro. Il Piano è pensato per sostenere famiglie a basso reddito, microimprese e utenti dei settori più esposti (trasporti e riscaldamento), accompagnandoli verso un futuro più sostenibile senza carichi economici insostenibili.
Piano Sociale per il Clima: il commento del ministro Pichetto
“Con il Piano Sociale per il Clima vogliamo garantire che la transizione non lasci indietro nessuno - ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto -. Il nostro impegno è accompagnare cittadini, famiglie e imprese, soprattutto le più esposte, rendendo il cambiamento equo, inclusivo e sostenibile”. E sottolinea: “La consultazione pubblica è uno strumento fondamentale per costruire politiche basate sull’ascolto e sulla partecipazione”.
Questa fase di consultazione s’è aperta il 29 maggio e si chiuderà il 15 giugno 2025 e invita cittadini, istituzioni, imprese, associazioni e stakeholder a contribuire con proposte, idee e osservazioni sulle misure nazionali previste, in particolare nell’ambito del nuovo sistema ETS2, il meccanismo europeo che regola le emissioni in settori chiave come trasporti e edilizia.
La versione finale del Piano verrà trasmessa alla Commissione europea entro il 30 giugno 2025. Partecipare ora significa influenzare direttamente le scelte future su investimenti, incentivi e tutele sociali.
Chi vuole inviare il proprio contributo può farlo attraverso il portale ufficiale della consultazione.