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Piano straordinario per stadi in complessi multifunzionali

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È stato approvato in senato un d.d.l. volto a favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi e a sostenere la candidatura dell'Italia per manifestazioni sportive di rilievo internazionale


La Commissione Istruzione pubblica e beni culturali del Senato ha approvato un d.d.l. contenente "Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale."

La legge prevede, attraverso un Piano triennale di intervento straordinario, la realizzazione di nuovi impianti sportivi e stadi o la ristrutturazione di quelli già esistenti (le strutture dovranno avere almeno 10.000 posti a sedere allo scoperto e 7.500 posti a sedere al coperto), secondo criteri di sicurezza, fruibilità e redditività dell'intervento e della gestione economico-finanziaria. Tali opere sono dichiarate di preminente interesse nazionale, di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza.

Gli interventi interesseranno complessi multifunzionali, ossia un complesso di opere comprendente lo stadio, anche unitamente ad altri impianti sportivi tra loro funzionalmente collegati, abbinati a una o più strutture, anche non contigue, destinate ad attività commerciali, ricettive, di svago, per il tempo libero, culturali e di servizio, nonché eventuali insediamenti residenziali o direzionali tali da valorizzare ulteriormente il complesso, anche con riferimento agli interessi pubblici di riqualificazione urbana.

Soggetto proponente dell'intervento dovrà essere la società sportiva o una società di capitali dalla stessa controllata, fruitrice prevalente dello stadio, nonché i soggetti privati o pubblici che stipulino un accordo con la medesima società sportiva per la cessione alla stessa del complesso multifunzionale o del solo stadio ovvero per il conferimento del diritto d'uso, a qualsiasi titolo, per una durata di almeno venti anni, e, comunque, proporzionata al periodo necessario ad ammortizzare gli investimenti effettuati. La stipulazione dell'accordo con la società sportiva è condizione necessaria per l'attivazione dell'accordo di programma.

I soggetti proponenti potranno avvalersi di contributi destinati all'abbattimento degli interessi sul conto capitale degli investimenti, erogati da un fondo speciale istituito presso l'Istituto per il Credito Sportivo ed eventualmente anche dagli enti locali.

Per l'accesso ai contributi saranno preferiti i progetti che prevedano la realizzazione di complessi multifunzionali destinati ad essere utilizzati durante l'intero anno e per eventi anche sociali e culturali che abbiano capacità di generare processi di riqualificazione urbana e ambientale, che creino nuova occupazione nel territorio e che prevedano l'uso di tecniche innovative di costruzione e la realizzazione di impianti di produzione di energie alternative, con particolare riguardo ai sistemi fotovoltaici idonei a generare energia elettrica a favore del territorio su cui è ubicato lo stadio.

L'individuazione delle aree dovrà essere supportata da uno studio di fattibilità, comprensivo delle valutazioni di ordine sociale, ambientale e infrastrutturale, degli impatti e delle esigenze di riqualificazione paesaggistica e del piano finanziario. Il testo passa ora all'esame della Camera.