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Pnrr: come sono state suddivise geograficamente le risorse?

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Pnrr: come sono state suddivise geograficamente le risorse?
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La filiera delle costruzioni ricopre un ruolo da assoluto protagonista nel cogliere la grande opportunità di proiettarsi nel futuro fornita dal Pnrr

Il Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) si pone obiettivi molto ambiziosi. Dalla transizione energetica alla rigenerazione urbana, passando per il rinnovamento di opere e infrastrutture.

Una grande opportunità per proiettarsi nel futuro e che vede come protagonista la filiera delle costruzioni. Secondo gli ultimi dati Ance, dei 222,1 miliardi di euro previsti, ben 108 sono destinati proprio a questo settore. Se poi si pensa che l’81% di questi fondi (€87,3 miliardi) sono già “territorializzati”, ovvero che è possibile individuare i territori nei quali le risorse europee produrranno occasioni per il mercato, il piano assume connotati sempre più concreti, specialmente in alcuni ambiti come l’edilizia scolastica, il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie, delle aree pubbliche e delle smart cities. Per gli operatori dell’edilizia e dell’impiantistica il PNRR può essere quel volano di sviluppo e innovazione che da anni viene invocato. Un’occasione di crescita che, per non essere sprecata, richiede preparazione e capacità di saper interpretare in anticipo le necessità del mercato. Proprio per questo, i temi legati al Piano saranno centrali nella prossima edizione di SAIE, La Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti, organizzata da Senaf, che ritornerà a BolognaFiere dal 19 al 22 ottobre 2022.

Ma come sono divisi geograficamente gli investimenti del PNRR? Sud e Nord si dividono la quota più ampia. Al Mezzogiorno andranno, infatti, €37,3 miliardi (43% del totale), mentre al Nord €36 miliardi (41%). Segue poi il Centro, con risorse previste pari a €14 miliardi (16%). A livello regionale, in cima c’è la Campania con €10,4 miliardi (12%) seguita da Lombardia con €10 miliardi (11%), Sicilia con circa €8,4 miliardi (10%) e Veneto con €7,5 miliardi (9%). Molto simili i volumi di investimento di Lazio con €6,3 miliardi (7%), Piemonte e Puglia (entrambe con €6 miliardi; 7%) ed Emilia-Romagna con €4,6 miliardi (5%). Tra le regioni del Centro, ammontano a quasi €2,5 miliardi gli investimenti previsti nelle Marche (3%).

Se veicolato nella maniera migliore, il piano potrà finalmente portare al rinnovamento del patrimonio infrastrutturale del Paese. Per imprese e professionisti sarà fondamentale non perdere il treno del PNRR e della “nuova cultura del costruire”: il rischio sarebbe non solo mancare un’occasione di business, ma di non far conoscere al mercato le proprie soluzioni e non essere più al passo coi tempi di un settore in continua trasformazione.

Il ruolo di SAIE Bologna

Con il suo format innovativo, che integra esposizione e momenti d’approfondimento, SAIE Bologna è per gli operatori della filiera l’evento più importante in Italia per aggiornarsi, confrontarsi, fare networking e crescere anche a livello commerciale. Soprattutto quando si parla di infrastrutture. Da sempre centrali nella manifestazione organizzata da Senaf, saranno loro le protagoniste dell’iniziativa speciale SAIE Infrastrutture, il grande contenitore in cui, grazie alla collaborazione con istituzioni, associazioni e partner aziendali strategici, verranno mostrate le eccellenze dei progetti italiani in questo ambito. Ma non solo: grande spazio verrà dato ai momenti informativi grazie a cicli di convegni su tutti i temi più importanti del momento. All’interno di SAIE Infrastrutture si svilupperanno numerose iniziative dedicate ai singoli comparti, tra cui il Forum Nazionale Massetti e Pavimenti, SAIE InCalcestruzzo e la Piazza SIG - Società Italiana Gallerie.