Pollice alto dei professionisti per il glossario unico

Edilizia di Marco Zibetti
Esso riveste una notevole importanza per il settore edilizio, dal momento in cui riduce in modo significativo il contenzioso e l’incertezza normativa che lo caratterizza

Gli ordini e collegi professionali della Rete Professioni Tecniche esprimono soddisfazione per l’approvazione del primo stralcio del glossario unico, previsto dall’art. 1 del decreto legislativo n. 222 del 2016 (c.d. SCIA 2). Esso riveste una notevole importanza per il settore edilizio, dal momento in cui riduce in modo significativo il contenzioso e l’incertezza normativa che lo caratterizza.

Il provvedimento, quando sarà completo, consentirà di individuare puntualmente quali opere edilizie rientrano nel concetto di manutenzione ordinaria, quali nella manutenzione straordinaria e così via, eliminando l’incertezza e dunque la discrezionalità che ancora vige sul punto.

Intanto, questo primo stralcio consente di ottenere un risultato importante. Definisce, infatti, in modo univoco ben 58 fattispecie di opere edilizie (che a loro volta si articolano in 3 o 4 sottospecie) che un provvedimento statale, assunto d’intesa con regioni e comuni, stabilisce essere liberalizzate e non necessitano di alcun titolo edilizio.

Dal punto di vista metodologico, poi, questo decreto ha una importanza ancora più rimarcata: per la prima volta è stato costituito un gruppo di lavoro con la partecipazione a pieno titolo dei rappresentanti dei professionisti tecnici (architetti ingegneri e geometri), assieme a Regioni e Comuni. Tale metodo ha portato ad un testo discusso e condiviso da tutti i soggetti pubblici e privati che operano nel settore, e i professionisti hanno potuto portare il loro essenziale contributo di competenza ed esperienza che è stato riconosciuto e apprezzato da tutti i partecipanti.

RPT ringrazia tutti coloro che, a partire dai Ministeri della Semplificazione e Pubblica Amministrazione e delle Infrastrutture e Trasporti, hanno contribuito a rendere possibile questo importante risultato, e che hanno creduto, fin dall’impostazione metodologica del lavoro, nella sinergia positiva che poteva scaturire dal confronto, rigorosamente curato e seguito dai rappresentanti dei due Ministeri competenti, del Dipartimento Funzione Pubblica, delle Regioni e dell’Anci.

La Rete rimarca dunque l’assoluta importanza dell’approvazione di questa prima parte del glossario unico, che comporta una reale semplificazione dell’edilizia, liberalizzando numerose attività, di cui è ancora incerto se richiedano o meno un titolo edilizio, e che potrà essere integrato da successivi provvedimenti diretti ad individuare il titolo edilizio richiesto per le restanti opere.


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