1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. POS per i professionisti: gli architetti non demordono e aspettano il giudizio di merito

POS per i professionisti: gli architetti non demordono e aspettano il giudizio di merito

Professione di
5/5
votato da 1 persone
Il commento del Consiglio Nazionale sulla sentenza del Tar del Lazio, che ha respinto la richiesta di sospensiva del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico


"Riconfermiamo in tutto e per tutto le nostre posizioni: l'obbligo di utilizzo del POS da parte dei professionisti dal prossimo 30 giugno nulla ha a che fare con i principi di tracciabilità dei movimenti di denaro, realizzabili semplicemente con il bonifico elettronico configurandosi, invece, come una vera e propria gabella medioevale impropriamente e ingiustamente pagata a un soggetto privato terzo, le Banche, che - oltretutto - non svolgono alcun ruolo, nel rapporto tra Committente e Professionista".

"Come attesta la stessa Banca d'Italia nello studio "I costi sociali degli strumenti di pagamento in Italia" la sacrosanta tracciabilità dei pagamenti si ottiene con il "bonifico STP" ovvero il bonifico elettronico, che costa la metà e non ha costi fissi; peraltro nel nuovo Codice Deontologico l'evasione fiscale comporta un procedimento disciplinare e, ove dimostrato, la sospensione o la cancellazione dall'Albo".

Così Leopoldo Freyrie, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti commentando l'Ordinanza con la quale il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico proposta dal Consiglio Nazionale che imponeva l'obbligo per imprese e professionisti di accettare le carte di debito per pagamenti di importo superiore a 30 euro.

"Non ci fermeremo certo di fronte a questa Ordinanza - per noi ingiustificata - che si limita a non concedere la sospensiva al Decreto ministeriale: sono sicuro che quando i giudici amministrativi entreranno nel merito del provvedimento che abbiamo impugnato sapranno cogliere tutti quei profili di sua illegittimità che noi abbiamo con dovizia di argomentazione evidenziato in questa prima fase della nostra battaglia: una battaglia contro l'evasione fiscale tanto quanto contro l'illegittimo vantaggio economico ai soggetti privati quali sono gli Istituti Bancari".