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Positivo il rilancio del Piano Casa, ma i sindacati lamentano l’esclusione

Lavori pubblici di
Fabrizio Pascucci, Segretario Nazionale FeNEAL UIL e Presidente Uniat, parla di mancato coinvolgimento negli accordi per la casa delle OO.SS. e quindi delle parti sociali


Il Governo ha rilanciato l’azione sulle politiche abitative con la presentazione al CIPE di 12 Accordi di Programma con le Regioni per l’attuazione del Piano Casa.

Le politiche governative, ai vari livelli, nazionale e regionale, devono rispondere alla domanda per 600 mila alloggi pubblici ed all’emergenza di 150 mila sfratti.

Fabrizio Pascucci, Segretario Nazionale FeNEAL UIL e Presidente Uniat (sindacato inquilini UIL), lamenta il mancato coinvolgimento negli accordi per la casa, delle OO.SS. e quindi delle parti sociali, veri destinatari dell’Edilizia (Residenziale) Pubblica.

Invitiamo le Istituzioni a cogliere l’opportunità di questi accordi - ha dichiarato - per invertire la tendenza nella destinazione finale del social housing: meno vendite, più affitti per le categorie a basso reddito, disoccupati, giovani, anziani e più in generale per le persone svantaggiate.

L’implementazione dei piani derivanti dagli accordi si prospetta lunga e incerta e per tali ragioni abbiamo già chiesto al Governo la riconvocazione dell’Osservatorio Politiche Abitative e ora chiediamo al Governo e alle Regioni di coinvolgere le parti sociali e accelerare i tempi di attuazione degli accordi che potrebbero rilanciare un’edilizia di qualità e contrastare gli effetti della crisi recuperando occupazione nel settore delle costruzioni”.