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Privacy, professionisti e imprese: le richieste di Confprofessioni

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La Confederazione ha portato all’attenzione del Parlamento l’impatto delle nuove misure per la protezione dei dati personali sugli studi professionali

Il Garante della Privacy apra il confronto, sulla base delle disposizioni del Regolamento europeo, con le associazioni di rappresentanza per configurare una normativa applicabile alle piccole e medie imprese. Una regolamentazione semplificata, condivisa e dettagliata settore per settore, con particolare attenzione alle peculiarità degli studi professionali rispetto alle imprese”. Questo l’invito del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine dell’audizione negli Uffici di Presidenza congiunti delle Commissioni speciali per l’esame degli atti urgenti presentati dal Governo di Camera e Senato, sullo schema di decreto legislativo per adeguare l’ordinamento interno alle disposizioni del Regolamento europeo in materia di privacy, entrato in vigore lo scorso 25 maggio.

Confprofessioni ha portato all’attenzione del Parlamento l’impatto delle nuove misure per la protezione dei dati personali sugli studi professionali. Il regolamento europeo da un lato include i professionisti tra i destinatari della normativa, dall’altro tuttavia invita gli Stati membri a prevedere un trattamento differenziato e semplificato per le piccole e medie imprese, quali sono gli studi professionali. A questo proposito, Confprofessioni ha sottolineato l’urgenza che il Garante Privacy adotti quanto prima linee guida mirate.

Bisogna agire con celerità - ha puntualizzato Stella - perché il protrarsi dell’applicazione della disciplina generale anche alle nostre realtà potrebbe determinare effetti negativi sulle attività economiche, che si traducono in maggiorioneri, adempimenti, costi, responsabilità”.