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Professioni: quale futuro per il sistema ordinistico?

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Professioni: quale futuro per il sistema ordinistico?
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Il futuro degli ordini e delle professioni è stato al centro degli interventi dei presidenti del CNAPPC e del CNI davanti al Capo dello Stato Mattarella

Nei giorni scorsi è stato celebrato il Centenario degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti. La ricorrenza ha fornito lo spunto per parlare, davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del futuro delle professioni. Vediamo cos’è emerso.

“Al Capo dello Stato vanno i nostri più vivi ringraziamenti per la sensibilità e l’attenzione che ha voluto riservare a questa importante ricorrenza. Abbiamo riaffermato al Presidente Mattarella il principio, nato con il sistema ordinistico, che i liberi professionisti contribuiscono, attraverso il riferimento costante ai valori etici, a perseguire l’interesse pubblico - ha dichiarato Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori -. I profondi cambiamenti intervenuti nel corpo della società richiedono di rinnovare ed adeguare il sistema ordinistico ed il ruolo dei professionisti per rispondere alle nuove esigenze, soprattutto in termini di innovazione. Occorre inserire con urgenza nell’agenda politica la riforma del sistema ordinistico e delle professioni, indispensabile per accrescere le opportunità di sviluppo del Paese. Va avviato un processo di verifica sull'adeguatezza delle norme esistenti per un effettivo utilizzo delle risorse intellettuali, culturali e tecniche, che costituiscono il patrimonio del mondo professionale”.

“Questo processo di riforma - ha sottolineato ancora - dovrà essere coerente con i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale ed in particolare con quanto stabilito dall’art. 9, che costituisce un punto di riferimento e bagaglio culturale della professionalità degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Siamo altresì da sempre impegnati affinché anche nel nostro Paese, alla stessa stregua di altri Paesi Europei, si possa dare vita ad una legge quadro sull’architettura, che abbia lo scopo di creare le condizioni per un congiungimento dell’esperienza storica, cioè il grande patrimonio culturale che l’Italia dispone, con la necessità di affrontare i temi della contemporaneità in una ottica di sostenibilità e di valorizzazione dei contesti urbani, storici, ambientali e paesaggistici”.

Secondo il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Angelo Domenico Perrini "l’udienza concessa oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sottolinea l'indissolubile legame tra le professioni tecniche e l'interesse pubblico”.

Il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha avuto modo di evidenziare come gli organismi di rappresentanza delle professioni debbano essere garanti della qualità delle prestazioni svolte dagli iscritti e del rispetto dell’etica in ottemperanza al codice deontologico nella pratica professionale.

“Per sostenere questa funzione - ha continuato il Presidente Perrini - è necessario accrescere la capacità di rappresentanza sia semplificando i percorsi di accesso alla professione sia ampliando la platea dei professionisti tenuti ad agire secondo rigorosi standard etici e di competenza”.

“I cambiamenti sociali, economici e tecnologici stanno ridefinendo i contorni dei nostri sistemi di convivenza. Ogni nuovo orizzonte è accompagnato da nuove questioni da affrontare e il CNI è pronto. D'altronde l'ingegno è la capacità inventiva applicata alla creazione, all'esecuzione, alla generazione (ecco il tema latino *gen-*) di soluzioni. L'ingegneria è la disciplina con cui le persone si adattano e a loro volta adattano il mondo esterno alle proprie esigenze”.

I rappresentanti dei professionisti al Quirinale

La delegazione ricevuta al Quirinale era composta per gli Architetti dal Presidente Francesco Miceli, dal VicePresidente Tiziana Campus, dal Consigliere Segretario Gelsomina Passadore, dal Tesoriere Marcello Rossi,  dal Consigliere Alessandra Ferrari (delegata dal Consiglio per le attività del Centenario) e dal Direttore Francesco Nelli; per gli Ingegneri dal Presidente Angelo Domenico Perrini, dal VicePresidente vicario Remo Giulio Vaudano, dal VicePresidente Elio Masciovecchio, dal Segretario Giuseppe Maria Margiotta e dalla Tesoriera Irene Sassetti.

Gli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sono 157.763, suddivisi in 105 Ordini territoriali; gli Ingegneri 249.054, suddivisi in 106 Ordini territoriali.

 

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