Il progetto C.A.S.E. nasce per offrire nuovi quartieri completi di tutti i servizi ai cittadini dell’Aquila e provincia rimasti senza casa per il terremoto.
Saranno circa quattromila le abitazioni in complessi prefabbricati antisismici ed ecosostenibili in cui oltre dodicimila persone potranno cominciare a vivere confortevolmente prima dell’inverno e nel periodo, anche lungo, della ricostruzione.
I tecnici della Protezione Civile con il supporto dei tecnici del Comune, hanno individuato le aree su cui sorgeranno le nuove costruzioni immaginando già i futuri quartieri, le strade, gli spazi sociali e gli spazi verdi che li circonderanno.
La sicurezza è la parola chiave delle nuove abitazioni e si è controllato innanzitutto che le venti aree prescelte non siano soggette a frane e allagamenti, purtroppo frequenti in tutta Italia e anche nell’Aquilano.
Si è inoltre verificato che non vi siano condizioni di particolare pericolosità sismica, ad esempio dovuta alla presenza di faglie.
Dal 14 maggio è partita la fase di “immissione in possesso” delle aree. Durante i sopralluoghi i proprietari si incontrano con i tecnici, firmano il verbale e quindi prendono atto del futuro utilizzo del proprio terreno.
I terreni identificati nei quali ci sono abitazioni, anche in costruzione, non verranno espropriati. È importante sapere che non verranno utilizzati tutti i terreni che vengono occupati.
Entro sei mesi si concluderà la vera procedura di espropriazione, che riguarderà solo le particelle catastali che ospiteranno i quartieri C.A.S.E, e solo per le aree strettamente necessarie per ospitare le abitazioni ed i servizi.
Le aree individuate sono, andando dalla periferia del cratere verso l’interno, nelle località di Arischia, Cese di Preturo, Pagliare di Sassa, Roio Piano, Piànola, Monticchio, Camarda, Assergi, Paganica Nord, Paganica Sud, Paganica sud 2, Tempèra 1, Collebrincioni, San Giacomo, Coppito Nord, Sassa-Zona Polivalente NSI, Sant’Elia 1, Sant’Elia 2, Bazzano, Sant’Antonio.
