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Puglia: approvato il Piano Casa all’unanimità

Lavori pubblici di
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Via libera alle misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale


Il Disegno di Legge 19/2009 per il rilancio dell’edilizia attraverso l’aumento delle cubature è stato approvato lo scorso venerdì dalla Regione Puglia, che rimane ad oggi la prima Regione meridionale ad aver accolto le misure previste dal Piano Casa.

L’Assessore Barbanente ha messo d’accordo maggioranza e opposizione rivedendo alcuni articoli in funzione delle proposte di emendamento giunte da numerosi consiglieri. Tali articoli riguardano le aree sotto tutela, i parcheggi e gli edifici da abbattere per la pubblica incolumità.

Nello specifico è stato stabilito che dove non si possano realizzare parcheggi privati, è consentita la monetizzazione, ma solo in caso di ampliamenti. Un’altra modifica estende agli ampliamenti (sempre nel limite del 20% della cubatura) la possibilità di interventi in contrasto con il paesaggio - già prevista per le demolizioni e ricostruzioni - sulla base delle direttive che i Comuni devono fornire entro 120 giorni.

La demolizione con successiva ricostruzione consente un premio volumetrico del 35%. Tali modifiche di fatto non toccano l’impianto della legge che è “rimasto sostanzialmente integro”, ma sono per lo più “piccoli aggiustamenti che in alcuni casi chiariscono alcune parti di difficile applicazione” ha dichiarato Barbanente.

In ambito residenziale, fermo restando il divieto di deturpare i centri storici o di costruire in aree a rischio sismico e idrogeologico, sono stati infatti confermati gli aumenti volumetrici fino al 20% per un massimo di 200 metri quadri sulle abitazioni mono, bi, tri e quadri-familiari nel rispetto di altezze massime e distanze consentite previsti dal Decreto di Legge.

Gli edifici da demolire per ragioni di sicurezza possono poi essere ampliati del 35%, ad esclusione degli edifici costruiti in aree di prestigio paesaggistico e storico-culturale. Gli immobili in cui almeno il 75% del volume abbia destinazione residenziale possono subire una riqualificazione ed è stata prevista l’integrale corresponsione del contributo di costruzione.

I fabbricati che risultano in contrasto con l’ambiente - per i quali era prevista solo la demolizione e la ricostruzione - a seguito del Consiglio Regionale potranno essere ampliati, mentre i manufatti che sono stati realizzati in territori a rischio terremoto, sulla costa o nell'alveo di una lama potranno essere ampliati del 35% se ricostruiti in aree adatte.

Nonostante le richieste dei costruttori rimangono esclusi dalla possibilità di interventi di ampliamento gli immobili non residenziali e i capannoni agricoli e industriali, nemmeno ricorrendo a un cambio di destinazione d’uso.
 
I Comuni hanno la possibilità di individuare edifici realizzati in sanatoria edilizia - anche non residenziali - da rimuovere perché contrastanti col paesaggio: il nuovo edificio può essere ampliato del 35% rispetto al precedente, ma se il progetto rientra in un piano integrato o va a favore dell’edilizia residenziale sociale il bonus sale al 45%.
 
Gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione possono essere realizzati semplicemente attraverso la Denuncia di Inizio Attività o il permesso di costruire.

Al termine del Consiglio l’Assessore si è così espresso: “Ringrazio l’intero Consiglio regionale perché ha colto lo sforzo di trasformare un provvedimento ‘vecchia maniera’, che rischiava di rimandare la Puglia anni indietro.

Invece, con l’aiuto di tutti, abbiamo costruito un disegno di legge che è in grado di sostenere l’economia senza recare offese al paesaggio e all’ambiente. Di fronte al miglioramento della qualità dei beni pubblici, nessuno di noi, per il bene della nostra comunità, può permettersi di abbassare la guardia”.

I Consiglieri si sono espressi positivamente riguardo la competenza e la serietà dell’Assessore Barbanente. In particolare Consigliere nazionale di AN, Nino Marmo, si è così espresso: “Il consenso e la partecipazione della commissione consiliare competente raggiunge l’obiettivo, che nasce dal governo nazionale, di riqualificare l’Italia”, mentre Ignazio Zullo (PPT)  ha affermato che “il provvedimento coglie nel duplice intento di riavviare l’economia e riqualificare il patrimonio residenziale, rispondendo alle esigenze abitative dei pugliesi”.

Il Consigliere Michele Venticelli ha evidenziato come questa legge sia stata realizzata “realizzata in maniera seria” e abbia “accolto le proposte del partenariato sociale e di categoria”. In ultimo Piero Manni, Consigliere di Rifondazione Comunista, ha ringraziato l’Assessore Barbanente per essere riuscito “a contenere i potenziali danni che il provvedimento nazionale poteva creare”.

Il testo definitivo della Legge sarà reso presto consultabile tramite pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. È bene ricordare comunque che ogni singolo Comune ha la possibilità di fissare delle limitazioni all’applicazione della legge regionale sulla base delle specifiche esigenze del territorio di competenza.