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Qual è l’identikit dell’inquilino tipo?

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L’analisi socio-demografica rivela innanzitutto che nella maggioranza dei casi si opta per l’affitto per scelta abitativa. Ma emergono altri dati interessanti

Un’analisi socio-demografica sui contratti di locazione stipulati sul territorio nazionale nel primo semestre 2018 consente di tracciare un identikit dell’inquilino tipo.

L’analisi condotta dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa rivela innanzitutto che nella maggioranza dei casi si opta per l’affitto per scelta abitativa (61,4%), il 36,1% del campione lo fa per motivi di lavoro ed il 2,5% lo fa per motivi di studio. La stessa analisi, condotta nel primo semestre del 2017, aveva evidenziato risultati simili. Tra le grandi città spicca Milano per la percentuale di affitti legati al lavoro che nel capoluogo lombardo si attesta al 62,3%.

Il contratto di locazione più utilizzato rimane quello a canone libero da 4 anni più 4 (54,9%), da segnalare però un aumento delle percentuali nelle stipule di contratti a canone concordato (29,1%).

I contratti a canone concordato evidenziano un utilizzo in costante crescita, si passa infatti dal 13,9% del 2014 all’attuale 29,1%. Questa tendenza è spinta anche dalle agevolazioni fiscali tra cui la cedolare secca al 10%.

Il taglio più affittato è il bilocale (40,0%), seguito dal trilocale con il 36,0% delle preferenze. Anche nel primo semestre del 2017 le scelte degli inquilini si erano concentrate su bilocali e trilocali.

Coppie e coppie con figli rappresentano 60,3% degli inquilini, alta comunque la percentuale di single che si attestano al 39,7%.