Quante annualità di stipendio ci vogliono per comprare casa?

Edilizia di Marco Zibetti
Troviamo la risposta in un’analisi basata sulle compravendite effettuate nel primo semestre del 2019 nelle grandi città italiane e sulle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente

La casa è un bene di primaria importanza per gli italiani, ma comprarla non è di certo una spesa da poco. Sorge una domanda: mediamente, quante annualità di stipendio sono necessarie per l’acquisto della propria abitazione?

A fornire la risposta è un’analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, basata sui dati relativi al prezzo al metro quadro di un immobile medio usato, raccolti dalle agenzie affiliate delle grandi città e riferiti al primo semestre 2019, e sulle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente (al netto dei dirigenti) a tempo pieno per attività economica e contratto, al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali, ricavate dalla banca dati ISTAT. Si è inoltre ipotizzato che il reddito fosse destinato interamente all’acquisto di un’abitazione di 85 mq. In questa analisi il valore finale della retribuzione è stato ottenuto da una stima.

I dati nelle grandi città italiane

A livello nazionale si evince che sono necessarie 6,6 annualità di stipendio per comprare casa: 0,4 in più di quante ne servivano l’anno scorso.

Milano è la città dove occorrono più annualità (10,2) e, rispetto ad un anno fa, supera Roma che scivola al secondo posto, con 9,5 annualità.

Il rialzo costante dei prezzi a Milano, con tassi di crescita superiori alla media, la pone in cima alle città più costose d’Italia. Al terzo posto Firenze con 9 annualità. La città dove servono meno annualità di stipendio è Palermo (3,7).

Il confronto con il 2009

Effettuando un confronto a distanza di dieci anni, si evince che a livello nazionale la differenza è stata più consistente: infatti si è passati dalle 9,0 annualità nel 2009 alle 6,6 nel primo semestre del 2019. In questo lasso temporale per comprare casa a Roma occorrono 4,1 annualità in meno, a Milano 2,3 annualità in meno. Bologna e Verona sono le città in cui, nell’orizzonte temporale considerato, il numero di annualità necessario è diminuito meno (-1,3).


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