Quinto Conto Energia: le Regioni pongono paletti su risorse, tempi e procedure

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Le Regioni hanno subordinato il proprio parere favorevole sui decreti per le energie rinnovabili all’accoglimento degli emendamenti consegnati al Governo


''In un tema cruciale come quello delle energie rinnovabili le Regioni hanno offerto importanti spunti di miglioramento dei decreti predisposti dal Governo che riguardano questioni che vanno dai tempi di entrata in vigore del nuovo sistema di incentivi, alle risorse disponibili all'aggancio al territorio europeo delle produzioni e del lavoro necessario a realizzare gli impianti, dalla sburocratizzazione e collegamento ad un sostegno per il rilancio dei sistemi produttivi, all'abbassamento dei costi energetici nel sistema pubblico''.

Cosi' il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha commento degli emendamenti consegnati al Governo sui decreti per le energie rinnovabili, all'accoglimento dei quali le Regioni hanno subordinato il proprio parere favorevole. E pare che il Governo sia intenzionato ad accettarli.

''Abbiamo indicato, in particolare, alcune delle questioni che ritenevamo imprescindibili, e siamo convinti - ha proseguito De Filippo - che, al di la' dei problemi di cifre per i quali e' possibile che ci sia una qualche resistenza e sui quali riteniamo necessario qualche ulteriore sforzo, si tratta di osservazioni tese a far funzionare meglio il sistema. Per questo l'invito e' a ripiegarsi di piu' sulla materia, per giungere a provvedimenti che non solo siano maggiormente condivisi, ma anche sostanzialmente migliori''.

Soddisfazione da parte dell’Anci, come ha sottolineato il delegato alle politiche energetiche, Filippo Bernocchi: ''Il Governo si e' formalmente impegnato a modificare il testo originale dei provvedimenti recependo anche le proposte formulate dall'ANCI volte a valorizzare le iniziative che hanno impatto in termini sociali e ambientali per i territori''.

''Le principali proposte - spiega Enrico Borghi, Delegato alla Montagna dell'ANCI, che ha rappresentato l'Associazione nella riunione di Conferenza - si concentrano per il fotovoltaico su accesso diretto alle tariffe incentivanti per impianti realizzati in sostituzione di coperture in eternit fino a 1000 kW, per interventi che combinano la produzione di energia al risparmio energetico e per gli impianti di iniziativa pubblica fino a 30 kW, oltre ad una adeguato periodo di transitorieta' a salvaguardia delle iniziative e degli investimenti gia' effettuati dai Comuni e dagli enti pubblici, prioritariamente per la realizzazione di interventi in aree di crisi industriale e per aree ambientalmente degradate''.

''Sul fronte delle altre fonti rinnovabili - aggiunge Borghi - oltre alla riconferma delle corsie preferenziali per gli interventi pubblici, soprattutto finalizzati al recupero di calore (cogenerazione), l'Anci ha proposto di inserire vincoli ambientali per l'accesso ai meccanismi di premialita' (in termini di riduzione delle emissioni in atmosfera), valorizzazione delle biomasse forestali a filiera corta, cio' anche al fine di favorire occupazione e salvaguardia ambientale e prevenzione del rischio idrogeologico. Tra le proposte dell'Associazione, inoltre, anche un periodo di transitorieta', come richiesto per il fotovoltaico, per gli interventi gia' avviati''.

''L'Anci - ha dichiarato il presidente Graziano Delrio - e' stata in grado, con senso di responsabilita', di proporre emendamenti seri e nell'interesse generale e i Ministeri dello Sviluppo Economico, Ambiente e Agricoltura si sono dimostrati sensibili e pronti a recepire le modifiche che hanno migliorato il testo di legge, cosi' come avviene nei casi di leale collaborazione istituzionale nella sede propria della Conferenza Unificata''.


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