Rapporto Federcostruzioni: sistema da 373 miliardi di euro con 3 milioni di occupati

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Si tratta di un sistema a bassissimo livello di importazioni (3,3%) con un'elevata propensione verso l'export, che nel 2011 ha raggiunto i 54 miliardi, corrispondenti a un terzo del valore complessivo


Un sistema che vale 373 miliardi di euro, che occupa circa 3 milioni di addetti, senza contare l'indotto a sua volta generato, e che va ad impattare in termini di acquisto di beni e servizi presso l'80% dei settori che formano l'economia nazionale complessiva. E' quanto emerge dall'edizione 2012 del Rapporto Federcostruzioni - MADE Expo su ''Il sistema italiano delle costruzioni'' presentato al MADE Expo.

Alla formazione di questo ammontare contribuiscono il settore delle costruzioni in senso stretto, attraverso i cantieri attivati nel Paese (206 miliardi) e i settori che alimentano direttamente le costruzioni attraverso beni materiali e servizi: il settore industriale delle tecnologie, macchinari e impianti e il settore commerciale delle macchine movimento terra (58,6 miliardi); le industrie dei materiali per edilizia e infrastrutture e i relativi servizi commerciali (85,8 miliardi); i servizi di progettazione e consulenza (22,6 miliardi).

Si tratta di un sistema a bassissimo livello di importazioni (3,3%) con un'elevata propensione verso l'export, che nel 2011 ha raggiunto i 54 miliardi di euro, corrispondenti ad un terzo del valore complessivo, senza tenere conto delle attivita' realizzate nel mondo dalle imprese di costruzione italiane attualmente in essere pari a 60 miliardi e le commesse in tutti i continenti, per altri 40 miliardi.

''La produzione dell'intera filiera delle costruzioni - si legge nel rapporto - fra il 2007 e il 2012 e' diminuita del 26,3%, il che vuol dire che quest'anno si e' arrivati a produrre 126 miliardi di euro in meno rispetto al 2007. Nel 2011 la diminuzione complessiva e' stata pari al -3,4%, quest'anno, si stima un ulteriore calo, ancora piu' sensibile: -5,2%. Per il 2013 la previsione e' per una sostanziale stagnazione (+0,1%)''.


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