Record di imprese protestate in Italia: le costruzioni sono il settore più colpito

Secondo un’analisi condotta dall’Ansa sui dati Cerved 2012, la crisi non ha lasciato scampo alle imprese italiane e il settore che risulta aver più sofferto è stato quello delle costruzioni. In questo settore si è registrato che le aziende protestate sono state oltre 11mila, l’80% in più rispetto ai dati risalenti al 2007, anno pre-crisi e il 9,1% sul 2011: la situazione ha raggiunto, quindi, un primato tristemente allarmante.

"In un quadro molto preoccupante per l'economia italiana - dichiara Stefano Matalucci, direttore marketing di Cerved Group -, è il comparto delle costruzioni a pagare il dazio più pesante alla crisi."

Nessuno settore, comunque, è rimasto indenne; sempre secondo il Cerved sono state più di 25mila le aziende protestate nel settore dei servizi (+9,5%) e oltre 5mila le aziende nella manifattura (+7,5%). Inoltre, il terziario (+8,2%) e il settore delle costruzioni (+10,2%), comparto in cui, come precedentemente detto, si sono verificate situazioni critiche,  hanno superato grandemente i livelli negativi del 2009.

Nel 2012  al 3,4% delle imprese non individuali, che operano nelle costruzioni, è stato  protestato almeno un assegno o una cambiale, contro una percentuale pari all'1,8% nell'industria e all'1,7% nel terziario.

Secondo il gruppo specializzato nelle analisi delle dinamiche aziendali, i ritardi gravi nei pagamenti hanno raggiunto il picco nel 2012 e hanno coinvolto imprese di tutte le dimensioni (fatture regolate in oltre 85 giorni), ma il dato più grave arriva dalle imprese di grandi dimensioni.

Negli ultimi tre mesi trascorsi del nuovo anno la crisi non si è arrestata e si può solo sperare in una ripresa che migliori la pessima situazione attuale.