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Restauro: pubblicato il bando, ma restano problemi sulla documentazione del lavoratore

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I sindacati edili: “L’elemento che più ci preoccupa è la valutazione dei documenti di lavoro, che non sempre restituiscono una posizione chiara in termini di inquadramento e tipo di contratto applicato”


È stato finalmente pubblicato il bando per l’acquisizione della qualifica di restauratore di beni culturali″. Lo comunicano in una nota i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil.

L’iscrizione avverrà per via telematica- spiegano - a partire dal 31 agosto 2015 nel sito MIBACT e si dovrà concludere entro le ore 12 del 30 ottobre 2015, ma, come abbiamo avuto modo di verificare in occasione del precedente bando per collaboratore restauratore, lo scorso settembre, la procedura da seguire per inserire la documentazione dell’esperienza formativa e lavorativa non sempre è stata fluida e spesso si è dimostrata troppo rigida rispetto ai documenti da allegare, rendendo a volte impossibile completare l’immissione dei dati”.

L’elemento che più ci preoccupa - sottolineano Feneal, Filca e Fillea - è la valutazione che verrà fatta dei documenti di lavoro, che non sempre restituiscono una posizione chiara del lavoratore, in termini di inquadramento e tipo di contratto applicato, quello cioè che dovrebbe dare le informazioni utili come requisito per la qualificazione. Su questo tema registriamo una difficoltà a confrontarci con il Ministero”.

A detta dei sindacati “l’anarchia contrattuale del settore ha comportato lo sfruttamento dei professionisti impiegati, che rischiano di essere penalizzati due volte. È per questo - concludono - che ci mettiamo a disposizione per supportare il Ministero ad operare le opportune valutazioni, all’interno di regole del mercato del lavoro che non devono condizionare la verifica delle competenze dei candidati”.