Il dibattito sulla riforma degli ordinamenti professionali entra nel vivo. Confprofessioni accoglie con favore l’attenzione che il Governo sta finalmente rivolgendo al mondo delle libere professioni, un settore che da sempre sostiene l’economia e la società italiana. L’obiettivo, sottolinea la Confederazione, deve essere un percorso condiviso e moderno, capace di tutelare i cittadini e valorizzare il ruolo dei professionisti.
Regole aggiornate per un mercato in evoluzione
Secondo Confprofessioni ogni intervento legislativo e regolamentare dovrebbe puntare a rendere le norme più attuali e in linea con l’evoluzione del mercato dei servizi professionali. Serve superare visioni datate e personalismi, guardando al futuro e al ruolo di sussidiarietà che i professionisti esercitano, soprattutto in un contesto di rapidi cambiamenti tecnologici, a partire dall’intelligenza artificiale.
Innovazione e IA: opportunità e rischi
Se da un lato è indispensabile favorire l’adozione di strumenti innovativi per supportare l’attività professionale, dall’altro vanno valutati con attenzione i rischi che tali strumenti possono generare, sia per i professionisti sia per i cittadini che si affidano ai loro servizi.
Natali: “Serve prudenza e coinvolgimento di tutti”
“Un processo così delicato - ha dichiarato il presidente Marco Natali - richiede la massima prudenza e il coinvolgimento di tutti gli attori interessati: in primo luogo gli Ordini professionali, ai quali è affidata la tutela della fede pubblica, ma anche le Organizzazioni riconosciute dalla legge come parte sociale e rappresentanti degli interessi dei liberi professionisti”.
Rappresentanza e vigilanza: ruoli distinti
Confprofessioni ribadisce che solo le Associazioni ad adesione volontaria possono svolgere attività di rappresentanza, mentre agli Ordini professionali, in quanto enti pubblici, spettano vigilanza, formazione e disciplina, a garanzia della competenza degli iscritti e della tutela dei cittadini.
Legge delega e riforma partecipata
La Confederazione invita il Governo a usare con cautela uno strumento complesso come la legge delega per riformare la disciplina degli ordinamenti professionali, auspicando che ogni passo sia preceduto da un confronto ampio e responsabile con tutte le Organizzazioni di rappresentanza.
L’impegno di Confprofessioni
“Come parte sociale - ha concluso Natali - Confprofessioni conferma la propria disponibilità a contribuire attivamente al successo di un percorso unitario costruito in modo partecipato, equilibrato e realmente orientato allo sviluppo delle libere professioni”.
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