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Rilancio dell’edilizia: oggi i sindacati scendono in piazza

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Cgil, Cisl e Uil: “Chiediamo investimenti e lavoro contro una crisi senza precedenti, che non smette di sferrare colpi. Gli ultimi dati dell’osservatorio casse edili continuano a registrare cali”

“Non si arresta lo stato di allarme nel settore costruzioni”. Lo fanno sapere i sindacati di categoria Cgil Cisl Uil, che oggi (25 maggio) scenderanno in varie piazze italiane per rivendicarepolitiche di rilancio per un settore economico “che deve tornare ad essere strategico per il paese” dichiarano i Segretari Generali Panzarella (Feneal-Uil), Turri (Filca-Cisl), Genovesi (Fillea-Cgil). “Chiediamo investimenti e lavoro contro una crisi senza precedenti, che non smette di sferrare colpi, come dimostrano anche gli ultimi dati dell’osservatorio casse edili, che continua a registrare cali: - 45% dei lavoratori, - 50% della massa salari, - 58% delle ore lavorate, - 44% delle imprese a gennaio 2017 su gennaio 2008”.

“Occorre investire, spendere presto e bene le risorse - spiegano - perché il sistema infrastrutturale del Paese è al collasso in molte sue parti edil paese necessita di manutenzione, recupero e riqualificazione urbana”. Al Governo i sindacati chiederanno ancora una volta di trovare una soluzione al problema legato all’anticipo pensionistico per gli edili. Per come oggi è concepita la normativa rischiano di essere pochissimi gli operai edili over 60 che potranno accedere all’APE Agevolata, in quanto i requisiti attuali risultano eccessivi per chi, strutturalmente, lavora con discontinuità.

“Mandare in pensione operai edili over 60 dopo tanti anni passati sulle impalcature - aggiungono - non è solo un atto di giustizia che sicuramente ridurrebbe i tanti incidenti tragici che negli ultimi anni sono aumentati in particolare tra gli operai più anziani, ma anche un modo per favorire le assunzioni di migliaia di giovani tecnici preparati ad affrontare le sfide di un’edilizia sempre più di qualità”.  Infine, sul rinnovo del contratto edile, Feneal Filca Fillea chiedono alle controparti “di fare un salto di qualità per accettare fino in fondo la sfida della qualità, della valorizzazione dell’occupazione stabile e del riconoscimento delle professionalità vecchie e nuove”.

Gli appuntamenti: 5 le manifestazioni territoriali
- a Roma manifestazione interregionale con i lavoratori di Lazio, Abruzzo, Molise, Toscana, Umbria, Marche, ore 10.30 al Mise in via Molise, conclusioni di Franco Turri, Segretario Generale Filca Cisl.
- a Bologna manifestazione interregionale con i lavoratori di Piemonte, Val D’Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia,Trentino e Alto Adige, Liguria ed Emilia Romagna, ore 10.00 Corteo da Piazza XX Settembre fino alla sede Inps regionale per il presidio in via Milazzo, conclusioni di Vito Panzarella, Segretario Generale FenealUil.
- a Bari manifestazione interregionale con i lavoratori di Puglia, Basilicata, Campania e Calabria, con presidio alle ore 10.30 davanti la sede Inps sul lungomare Nazario Sauro, conclusioni di Alessandro Genovesi, Segretario Generale Fillea Cgil.
- le manifestazioni regionali sono a Cagliari, con presidio ore 10.00 di fronte al Consiglio Regionale Sardegna in via Roma, e a Palermo, con corteo alle ore 10.00 da piazza Indipendenza alla sede della Regione Sicilia e presidio in via Re Ruggero.