Senza una riforma del meccanismo di incentivazione che punti sull'efficienza degli interventi, e senza maggiori controlli, gli incentivi alle rinnovabili arriveranno a pesare per un quinto del costo delle bollette per le famiglie italiane nel 2020. Lo ha detto il presidente dell'Autorita' per l'Energia, Alessandro Ortis, nel corso di un convegno promosso della Fondazione Luigi Einaudi.
Secondo Ortis bisogna ''usare bene le risorse connesse con gli incentivi'' perche' ''e' vero che arrivano soldi dall'Unione Europea e dal governo'' ma ''il grosso sono soldi dei nostri concittadini che arrivano ogni bimestre dalle bollette''.
''Solo per quest'anno - ha ricordato - esluse le fonti assimilate, arriveremo a 3.000 milioni di euro. Stiamo caricando le bollette con qualcosa come l'8% e se non si aggiusta il mecacnismo rischiamo di arrivare al 2020 al 20%''.
In quest'ambito, ha proseguito, ''bisogna sviluppare il sostegno alle rinnovabili in termini efficienti in modo che questi soldi dei contribuenti siano usati nel modo migliore e per questo con il Parlamento stiamo lavorando per riformare il sistema degli incentivi'' parallelamente alla promozione di ''piu' adeguati monitoraggi e controlli per vedere che questi fondi siano utilizzati correttamente''.
