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Rinnovabili: facciamo il punto sul I semestre del 2020

Energie rinnovabili di
Rinnovabili: facciamo il punto sul I semestre del 2020
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Anie Rinnovabili analizza l’andamento delle energie rinnovabili nei primi sei mesi dell’anno, caratterizzati dalle misure restrittive contro la pandemia

Come sono andate le energie rinnovabili in questo complicatissimo primo semestre del 2020? Troviamo la risposta nell’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, associazione di Federazione ANIE.

Le nuove installazioni di fotovoltaico, eolico e idroelettrico raggiungono complessivamente 339 MW di potenza (-39% rispetto al 2019) con andamenti diversificati per i tre comparti: positivo per fotovoltaico (+12%) e idroelettrico (+62%), negativo per l’eolico (-86%).

Si è ancora lontani dalla media annua di 330 MW/mese necessari per traguardare gli obiettivi al 2030. Il recente e deludente esito della seconda asta del DM FER 4.7.2019 ha evidenziato che il tema della semplificazione degli iter autorizzativi va affrontato e subito.

Nei mesi di maggio e giugno 2020 solo il fotovoltaico mostra segnali di ripresa dopo i mesi di lockdown, che hanno comportato rallentamenti nelle attività degli operatori nel portare a termine i lavori e dei gestori di rete per la connessione degli impianti. Gli effetti dello stato di emergenza su eolico e idroelettrico saranno più evidenti nei prossimi mesi nei bandi del DM FER in ragione delle tempistiche più lunghe per il rilascio delle autorizzazioni/concessioni.

Il settore fotovoltaico

Dopo la flessione di marzo e la battuta d’arresto del mese di aprile, entrambe da ricondurre agli effetti del lockdown, il comparto fotovoltaico riprende la crescita con 69 MW di nuove installazioni a maggio e 71,6 MW a giugno. Nel complesso risulta positivo il primo semestre 2020 con circa 259 MW di nuova potenza (+12% rispetto al 2019).

Da segnalare l’attivazione nel mese di maggio 2020 di un impianto da circa 3 MW nelle Marche, in provincia di Fermo.

Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza sono Campania, Liguria, Marche, Molise e Sicilia, mentre quelle con il maggior decremento sono Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta. Le installazioni di potenza inferiore ai 20 kW costituiscono il 42% del totale, mentre il 67% delle nuove installazioni è di taglia uguale o superiore ai 10 kW.

Analizzando nel dettaglio le variazioni tendenziali e congiunturali, è evidente il calo registrato per le taglie residenziali e industriali fino ai 200 kW nel mese di marzo 2020 e per tutte le classi di potenza nel mese di aprile. Tale flessione è da ricondurre agli effetti del lockdown. Nel secondo trimestre non si registrano cali nel segmento di mercato residenziale, ma vi è il forte timore che dopo giugno questo segmento di mercato subisca un rallentamento dettato dagli effetti dell’annuncio del Super-Ecobonus 110% e dei relativi provvedimenti attuativi.

Come per le taglie di potenza, la riduzione si registra anche nelle unità di produzione sia a livello tendenziale che congiunturale, in particolare per impianti fino ai 200 kW nel primo trimestre. Nel secondo trimestre del 2020 si registra invece la ripresa anche nel numero di impianti. Rispetto al primo semestre del 2019, il numero di unità di produzione risulta complessivamente in calo del 17%.

Com'è andato l'eolico?

Complessivamente incalo il contributo dell’eolico,con circa 42 MW di nuove installazioni nel primo semestre. Esaminando i dati nel dettaglio si segnala che a gennaio e aprile non ci sono state nuove attivazioni, mentre il contributo dei restanti mesi è dovuto all’entrata in esercizio di alcuni impianti in particolare di uno di grande taglia da 8 MW in Calabria, in provincia di Catanzaro nel mese di giugno.

Si registra una riduzione (-39%) nel primo trimestre del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 del numero di unità di produzione. 

Per quanto riguarda la diffusione territoriale, la maggior parte della nuova potenza connessa (78%) è localizzata nelle regioni del Sud Italia.

In generale la tecnologia dell’eolico necessita di una tariffa incentivante diretta e pertanto si attende il contributo dei contingenti che verranno assegnati nei bandi del DM FER, considerato che dagli esiti dei primi due bandi l’eolico si è aggiudicato nelle Aste la maggior percentuale e i Registri del gruppo A sono stati saturati.

Il punto sull’idroelettrico

L’idroelettrico risulta in crescita nei primi sei mesi del 2020, grazie a circa 38 MW di nuova potenza complessivamente installata.

Da segnalare l’attivazione nel mese di maggio di un impianto da 2,5 MW in Piemonte, in provincia di Asti. Le regioni che hanno registrato il maggior incremento di potenza rispetto all’anno precedente sono Lombardia e Veneto. Gli impianti idroelettrici di taglia inferiore a 1 MW connessi nel 2020 costituiscono il 20% del totale installato.

Confrontando il primo semestre del 2020 con quello del 2019, si registra un aumento del 65% del numero di unità di produzione connesse.

Come per l’eolico, anche la tecnologia dell’idroelettrico necessita di una tariffa incentivante diretta prevista da Decreti del Ministero dello Sviluppo Economico per vedere una crescita in termini di potenza installata.

L’analisi congiunturale

Dall’analisi delle variazioni congiunturali, il secondo trimestre 2020 risulta nel complesso in calo (-10%) rispetto al primo semestre 2020, seppur le sole installazioni fotovoltaiche stiano dando segnali di ripresa (+24% Q2/Q1 del 2020).

Il mercato elettrico

Nel mese di giugno 2020 si registra una riduzione del PUN e dei prezzi zonali rispetto al 2019. Per quanto riguarda MSD ex-ante (Mercato Servizi Dispacciamento ex-ante) e MB (Mercato Bilanciamento) si sono registrate riduzioni nei prezzi medi a scendere e nei prezzi medi a salire rispetto al 2019.