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Rinnovabili: si rispetti la programmazione degli incentivi

Energie rinnovabili di
Lo chiede il Coordinamento Free. Zorzoli: “L’industria nazionale delle rinnovabili ha bisogno per poter crescere di chiari indirizzi e di strumenti efficienti”

“Ci troviamo di fronte ad un punto di svolta importante per il settore dell’energia elettrica in Italia, in una transizione in cui diventeranno sempre più ristretti i confini tra produttori e consumatori, tra le diverse tecnologie di produzione, e che sarà basata su criteri di flessibilità, di dinamismo, di maturità tecnologica. A questa esigenza di cambiamento occorrerà quindi rispondere con misure adatte ad assecondare tali esigenze, in un periodo in cui tra l’altro ci troviamo in una situazione di stallo per quanto riguarda i provvedimenti per le rinnovabili. Questo convegno ha quindi lo scopo di indicare per le diverse tecnologie le misure più appropriate a favorirne lo sviluppo. Va pertanto inteso come un contributo per l’atteso decreto sull’incentivazione alle rinnovabili per il periodo 2017 - 2020, che doveva da tempo essere licenziato”, lo ha dichiarato Gb Zorzoli, Presidente del Coordinamento Free, introducendo il Convegno dal titolo “I futuri strumenti di promozione delle Fonti di Energia Rinnovabile”.

“L’industria nazionale delle rinnovabili ha bisogno per poter crescere, di chiari indirizzi e di strumenti efficienti. Il Governo deve quindi provvedere tempestivamente alla pubblicazione della nuova Strategia Energetica Nazionale, che ha visto una positiva e larghissima partecipazione dei corpi intermedi, e quindi ad emanare i provvedimenti attuativi necessari a realizzare gli impegni assunti in sede Comunitaria. Il Coordinamento Free ha voluto organizzare questo momento di confronto proprio per avanzare proposte operative che possano dare un contributo al pubblico decisore, al fine di sfruttare al meglio il potenziale di ogni singola tecnologia pulita, così da raggiungere gli obiettivi assunti nel modo più efficiente per il sistema Italia”, ha dichiarato Simone Togni, Presidente di ANEV.

L’obiettivo di tutto il settore è guidare la transizione, favorendo gli investimenti giusti. Crediamo che al 2050 l’elettricità possa essere il vettore energetico principale. Ma bisogna fare scelte politiche giuste. Sul fronte mobilità, per esempio, sappiamo che il settore è in trasformazione, si guardi al Salone di Francoforte in corso in questi giorni: sono necessari progetti e investimenti a lungo termine - ha affermato Simone Mori, presidente di Elettricità futura. La Sen, con tutti i suoi difetti, rimane un buon documento, ma possiamo fissare target più alti per la riduzione delle emissioni climalteranti al 2030. Dobbiamo puntare su efficienza energetica e sulle rinnovabili”.

Per Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati è “inaccettabile il ritardo nella presentazione del Decreto Ministeriale, non è così che si favorisce la crescita. Condivido che il quadro conoscitivo della Sen sia buono, io mi ero opposto alla vecchia Sen, nata come strategia segnata da interessi esistenti e poco ambiziosa: gli obiettivi sono stati ampiamente superati dai fatti. Ora, l’approccio è diverso, grazie anche alle indicazioni europee e all’evoluzione veloce che vive il mondo. Indicare uno scenario al 2050 è importante: credo che il 100% dell’energia elettrica a quella data dovrebbe essere fornita da rinnovabili. Al 2030 il carbone dovrebbe essere già eliminato, mentre il metano è un’energia di transizione importante. Potenziare e allungare la vita degli impianti esistenti è importante: questo consentirebbe una penetrazione migliore delle energie pulite”.

Clicca qui per le Osservazioni del Coordinamento Free Sen.