Riqualificazione: Demanio e PoliTo uniscono le forze

Lavori pubblici di Marco Zibetti
L’Agenzia del Demanio e il Politecnico di Torino hanno siglato un accordo per la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico. Vediamo in cosa consiste

La riqualificazione del patrimonio immobiliare è decisiva per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile, del Green Deal europeo e del PNRR. Va in questa direzione iun accordo tra Agenzia del Demanio e Politecnico di Torino. Scopriamo di più.

La collaborazione tecnico-scientifica è mirata da un lato a progettare, avviare e implementare iniziative per la riqualificazione del patrimonio pubblico, mentre dall’altro ha finalità divulgative e formative in aree di interesse comune quali architettura, paesaggistica, urbanistica, efficientamento energetico e digitale, riduzione del rischio sismico.

Tutti i dettagli sull’accordo Demanio-PoliTo

L’accordo punta ad individuare soluzioni innovative e best practices, da mettere a disposizione anche di altre Amministrazioni Pubbliche, finalizzate al miglioramento della qualità architettonica degli interventi da realizzare sugli immobili pubblici e ad elaborare linee guida per la qualità strutturale, sismica, energetica, urbanistico-ambientale e paesaggistica della progettazione, possibile attraverso la condivisione e l’analisi dei dati relativi alla gestione del patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato. A conclusione di questa fase di studio preliminare, saranno elaborati concept, documenti di indirizzo per progettazione, studi di fattibilità tecnico-economica e project monitoring.

Inoltre, la collaborazione con il Politecnico di Torino consentirà di accelerare lo sviluppo dei processi di digitalizzazione del patrimonio immobiliare statale gestito dall’Agenzia del Demanio, con modalità e strumenti orientati al BIM e metodologie innovative per diagnosi e valutazioni specialistiche come quelle urbanistiche, di efficientamento energetico e comportamento strutturale.

Grazie a questa collaborazione, l’Ateneo potrà disporre di un patrimonio informativo e conoscitivo per sviluppare nuovi progetti di ricerca, analisi e approfondimento accademico e avviare ricerche avanzate sulle tecniche di adeguamento sismico e di consolidamento strutturale, nonché sulle tecniche d’intervento specifiche per il restauro e la ristrutturazione degli immobili caratterizzati da vincoli di tutela paesaggistica e monumentale. 


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