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Riqualificazione energetica: Confindustria-Finco chiede di stabilizzare il bonus

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Con una lettera indirizzata ai Ministri Tremonti, Scajola e Prestigiacomo, la presidente della Federazione ha chiesto anche l’introduzione di un “Eco-Prestito”, per incentivare l’efficienza energetica


Stabilizzare il 55% di bonus per la riqualificazione energetica del patrimonio abitativo e introdurre un ''Eco-Prestito''. E' quanto ha chiesto la presidente di Confindustria-Finco (Federazione che rappresenta le Industrie, i Sistemi e gli Impianti per le Costruzioni e Manutenzioni edili e stradali), Rossella Giavarini, in una lettera ai Ministri Tremonti, Scajola e Prestigiacomo.

Considerato il fatto che il patrimonio abitativo italiano contribuisce per oltre il 35% alle emissioni di CO2 nazionali, Finco sottolinea ''l'assoluta necessita' di prevedere una proroga della misura del 55% di detrazione per la riqualificazione energetica, un provvedimento a piu' riprese sostenuto dal mondo delle industrie''. Secondo la Presidente di Finco: ''E' indispensabile che tale misura venga prorogata per il triennio 2011-2013, se non addirittura resa stabile''.

La Federazione propone anche 'un progetto per la incentivazione dell'efficienza energetica nelle abitazioni private tramite Eco-Prestiti. ''La nostra proposta - illustra Rossella Giavarini - prevede l'accesso a prestiti agevolati a tasso 0 per 10 anni fino ad un massimo di 30.000 euro per ciascun beneficiario.''

Nel dettaglio la Presidente spiega che: ''Per accedere a tale 'Eco-Prestito' occorrerebbe certificare di aver effettuato almeno due interventi che vanno dall' incremento dell'efficienza energetica delle coperture e delle pavimentazioni a quello dei muri perimetrali e delle finestre, porte esterne e schermature solari, all'installazione di apparecchiature e sistemi per riscaldamento e produzione di energia elettrica ed acqua calda utilizzanti fonti rinnovabili o assimilate''.

La misura, spiega Finco, concorrerebbe all'abbattimento delle emissioni di CO2 del patrimonio costruito e potrebbe essere finanziata fino alla concorrenza di una cifra da individuare dalle Fondazioni bancarie, e/o soprattutto dalla Cassa Depositi e Prestiti. L'Eco-Prestito potrebbe essere rimborsato in dieci anni, ma i lavori dovrebbero iniziare entro il 2010 e terminare al massimo entro l'anno successivo.