C’è una novità che potrebbe cambiare il volto delle nostre città, ma non tutti sembrano pronti ad accoglierla. Il decreto-legge "Salva Casa", approvato a livello nazionale, punta a riscrivere le regole per i micro appartamenti, offrendo nuove opportunità abitative soprattutto a giovani, single e lavoratori in cerca di soluzioni più accessibili. Ma in Sardegna, il recepimento delle norme sta sollevando qualche tensione.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha scritto ai vertici della Regione Sardegna per esprimere perplessità sul disegno di legge regionale in materia edilizia e urbanistica, che di fatto mantiene inalterati gli attuali standard minimi per l’abitabilità dei monolocali. Una scelta che, secondo il Governo, va in direzione opposta rispetto agli obiettivi del "Salva Casa", che prevede, tra le varie modifiche, anche l’abbassamento dell’altezza minima degli ambienti da 2,70 a 2,40 metri e una revisione delle superfici minime richieste.
Salva Casa: il Ministero chiede uniformità a livello nazionale
Secondo il Ministero, gli standard edilizi non possono variare da regione a regione quando toccano diritti civili e sociali. La normativa nazionale, frutto di un confronto parlamentare, punta a offrire soluzioni abitative più flessibili, riducendo i costi e valorizzando il patrimonio edilizio esistente senza consumare nuovo suolo.
In attesa dell’aggiornamento ufficiale degli standard igienico-sanitari da parte del Ministero della Salute, il Governo assicura che le nuove regole garantiscono condizioni adeguate anche per i mini alloggi. L’auspicio è che la Sardegna possa allinearsi alla normativa nazionale, evitando approcci frammentati e poco omogenei sul territorio.
Il Ministero ha infine confermato la piena disponibilità a collaborare con la Regione per chiarimenti o approfondimenti tecnici sul tema.