Sarà a Parigi, in occasione di Intermat - Salone internazionale di Attrezzature, Macchinari e Materiali per l’edilizia in programma dal 20 al 25 aprile - la prima presentazione ufficiale di Samoter 2011.
La manifestazione veronese sceglie la location parigina per presentarsi alla stampa internazionale, oltre che ai propri clienti e alle associazioni di categoria presso lo stand di Samoter, B002, Hall 6, al polo espositivo di Paris Nord Villepinte.
Obiettivo della partecipazione è illustrare con dati e iniziative la 28esima edizione di Samoter 2011, che si presenta forte dei risultati della scorsa edizione, miglior performance in termini di espositori e visitatori dalla nascita dell’evento.
L’edizione 2008 infatti ha ospitato 1.026 espositori (+ 4.2 % sul 2005), di cui il 30,70 % esteri (+8.62 % sul 2005) da 36 Paesi, su una superficie netta espositiva di 131.156 metri quadrati (+ 13.5% rispetto all’edizione 2005).
L’affluenza è stata di 106.857 visitatori - 95.488 italiani (+11.12% sul 2005) e 11.369 esteri (+ 16.22 sul 2005). Un dato molto interessante in merito è la qualità dei visitatori, un 75,4% costituito da decision maker (amministratori delegati, direttori, responsabili aziendali, titolari e buyer).
Successo decretato anche dalla stampa: 602 i giornalisti accreditati, di cui il 40% dall’estero, oltre 50 i media partner italiani e internazionali, 692 gli articoli pubblicati nel mondo. Infine, 268.000 sono stati i visitatori del portale dedicato alla manifestazione con 2 milioni le pagine visitate.
La nuova strategia di comunicazione di Samoter 2011 parte con un restyling di tutta l’immagine dell’esposizione internazionale, dove il claim “A touch of respect” indicherà l’orientamento della nuova edizione verso la sostenibilità in tema di costruzioni.
Importanti investimenti nella promozione internazionale, che vedono la partecipazione di Samoter presso tutte le fiere del settore, ed una capillare politica di comunicazione in aree geografiche di interesse specifico completano infine la volontà di Veronafiere di coinvolgere sempre più paesi esteri in un progetto globale che possa risultare interessante ma soprattutto efficace, sia dal punto di vista del business che dal punto di vista delle relazioni.
