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Sardegna: decreto per fotovoltaico nelle serre

Energie rinnovabili di
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Il provvedimento, volto a disciplinare l'utilizzo e l'installazione di impianti di produzione di energia solare nelle serre, arriva alla fine di un lungo lavoro di concertazione con tutti gli attori interessati


E' stato firmato ieri dall'assessore regionale dell'Agricoltura della Sardegna, Andrea Prato il decreto che disciplina l'utilizzo e l'installazione di impianti di produzione di energia solare fotovoltaica nelle serre. Lo specifico decreto e' stato illustrato questa mattina a Cagliari alla presenza delle organizzazioni agricole Cia, Coldiretti e Confagricoltura e dell'En.ri, il Comitato regionale per le energie rinnovabili.

Il provvedimento arriva alla fine di un lungo lavoro di concertazione con tutti gli attori interessati, tra i quali soprattutto il mondo agricolo e quello industriale.

Diversi gli obiettivi: favorire la multifunzionalita' energetica e abbattere i costi di produzione (gasolio, riscaldamento e raffreddamento delle serre). Il decreto stabilisce inoltre che l'installazione di pannelli fotovoltaici sia autorizzata solo in serre produttive (ortofrutta e floro vivaismo in primis) e che i servizi energetici debbano essere gestiti in prima persona dagli agricoltori o da societa' miste con capitale a maggioranza nelle mani dei contadini. Tutto questo per evitare speculazioni di vario genere, a danno del mondo agricolo.

"L'obiettivo che la Regione Sardegna si pone in termini di sviluppo nel corso dei prossimi 3 anni (a regime) di 500 Mw in agricoltura con le serre fotovoltaiche - ha spiegato l'assessore Prato - nasce dalla presa di coscienza dell'opportunita' di promuovere la multifunzionalita' agricola e il rilancio di un comparto vitale per la nostra economia.

Ci sono poi altre ricadute da non sottovalutare: un impatto ambientale pari a zero (500 MW equivalgono a 181 tonnellate di petrolio e a una mancata emissione nell'atmosfera di Co2 pari a 543 tonnellate), una produzione agricola competitiva a costi piu' bassi e gli effetti positivi sull'occupazione visto che i nuovi lavoratori diretti sarebbero circa 6mila".