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Scuole e appalti: cosa succede dopo il progetto?

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Scuole e appalti: cosa succede dopo il progetto?
La ricerca condotta da CNAPPC e Cresme su 300 scuole promuove il concorso di progettazione per accelerare i tempi, migliorare la qualità e ridurre i costi

Come vengono costruite le scuole in Italia? Quali procedure garantiscono tempi più rapidi, qualità migliore e costi certi? A dare risposte concrete è “Dopo il progetto”, l’indagine commissionata dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) a Cresme Spa, che analizza nel dettaglio le modalità con cui sono stati realizzati 300 edifici scolastici tra il 2015 e il 2024.
La ricerca, che sarà presentata domani, mercoledì 24 settembre, nella sala del Refettorio della Camera dei Deputati, ha messo a confronto tre diversi tipi di appalto (concorso di progettazione, offerta economicamente più vantaggiosa e appalto integrato) valutandone gli effetti su tempi di esecuzione, qualità finale, scostamenti tra costi preventivati e consuntivi, costi medi unitari.
Dai dati emerge un quadro chiaro: il concorso di progettazione si rivela lo strumento più efficiente, capace di accelerare i tempi di realizzazione e di innalzare la qualità architettonica delle opere rispetto agli altri sistemi. L’indagine mostra quindi come la procedura del concorso, oltre a selezionare progetti in linea con le esigenze sociali ed economiche, possa garantire scuole più sicure, moderne e funzionali entro tempi certi.
Il CNAPPC da anni sostiene questa modalità di affidamento, ritenendola decisiva per assicurare progetti di architettura di qualità nel rispetto delle scadenze. Al tempo stesso, l’ente evidenzia alcune criticità dell’attuale Codice degli Appalti, che, pur senza escludere il concorso, favorisce di fatto l’appalto integrato, con risultati meno soddisfacenti.

Scuole e appalti: il convegno alla Camera

Il convegno di domani sarà quindi l’occasione per illustrare i risultati dell’indagine e aprire un confronto tra istituzioni, professionisti e operatori del settore in vista della nuova Direttiva europea sugli appalti. Dopo i saluti istituzionali di Paolo Trancassini (Camera dei Deputati), Carl Bäckstrand (Consiglio degli Architetti d’Europa) e Massimo Crusi (CNAPPC), Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, presenterà i dati della ricerca. Seguiranno l’intervento di Giuseppe Busia, Presidente dell’ANAC, e due tavole rotonde dedicate alle prospettive future.
Con questa iniziativa, il CNAPPC punta a rimettere al centro del dibattito pubblico il valore del concorso di progettazione come strumento per realizzare scuole e altre opere pubbliche di qualità, più veloci e sostenibili.


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