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Scuole sempre più insicure: interviene anche Save the Children

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I dati preoccupanti rilevati dall’anagrafe dell’edilizia scolastica hanno richiamato l’attenzione dell’organizzazione. Le parole di Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa

Nelle scuole italiane, i nostri figli non sono al sicuro. Non si vuole fare allarmismo, ma semplicemente riflettere sui dati contenuti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica, che hanno richiamato anche l’attenzione di Save the Children. Partiamo proprio dai numeri.

Su un totale di 40.151 edifici censiti, ben 7.000 sono classificati come “vetusti”, circa 22.000 sono stati costruiti prima degli anni Settanta e delle norme che hanno introdotto l'obbligo di collaudo statico (sono 15.550 quelle che ne sono prive) e un numero ancora maggiore prima del 1974, anno di entrata in vigore delle norme antisismiche. Sono 21.662 gli istituiti che non hanno un certificato di agibilità e 24.000 quelli senza certificato di prevenzione per gli incendi. Nelle aree ad alta e medio-alta pericolosità sismica, sono ben 13.714 gli edifici scolastici che non sono stati progettati per resistere a un terremoto ed è antisismica appena una scuola su cinque.

Cosa fare per ridurre i rischi? Risponde Save the Children

Se n’è parlato al X Atlante dell'infanzia a rischio di Save the Children. Per Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa dell’organizzazione internazionale a difesa dei più piccoli, ''è indispensabile e urgente rendere ogni scuola un luogo sicuro per i bambini e le bambine che la frequentano quotidianamente. C'è bisogno di una legge nazionale che superi l'attuale frammentazione normativa e garantisca a studenti, personale docente e non docente, spazi scuri e protetti dove apprendere o lavorare senza rischiare la vita''.