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Senato: approvata una Risoluzione finalizzata a rendere più fruibile il Project Financing

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Rilevata la necessità di valutare l'adozione di misure atte ad una maggior coinvolgimento di risorse private nella realizzazione di infrastrutture pubbliche


La Commissione Lavori pubblicidel Senato ha concluso l'esame dell'Atto 493 in materia di finanza di progetto e ha approvato una Risoluzione che si propone di rendere più fruibile lo strumento del partenariato pubblico-privato soprattutto per quelle iniziative che già vedono una presenza di capitale privato.

La Commissione ha considerato che la perdurante crisi finanziaria e l'esigenza di contemperare il rispetto degli impegni assunti in sede europea per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica con l'assunzione di iniziative idonee a stimolare stabilmente la ripresa economica, anche rimuovendo gli ostacoli derivanti dalle criticità infrastrutturali del Paese, devono indurre il Governo a valutare l'adozione di misure atte ad una maggior coinvolgimento di risorse private nella realizzazione di infrastrutture pubbliche.

La Commissione Lavori pubblici ha, inoltre considerato che lo strumento del partenariato pubblico-privato deve, essere reso fruibile, soprattutto per quelle iniziative che già vedono una presenza di capitale privato, come nel settore autostradale, e che rappresentano anche una adeguata risposta alle necessità di una più efficiente infrastrutturazione del territorio.

In tale prospettiva deve considerarsi il trattamento del valore residuo dell'investimento non ammortizzato nel periodo di gestione dell'infrastruttura realizzata in partenariato pubblico-privato (art. 143, comma 7 DLgs 163/2006).

La Risoluzione impegna il Governo a tenere conto che al fine di evitare che il mantenimento del valore di subentro possa costituire componente del debito pubblico è opportuno prevedere, in via normativa, ovvero nelle convenzioni di concessione, che, qualora la successiva gara per la scelta del nuovo concessionario (cui verrebbe a fare capo il pagamento di tale valore residuo) dovesse risultare deserta, la stessa concessione possa essere affidata con procedura negoziata e che tale possibilità di affidamento a procedura negoziata, in presenza di gara deserta, è compatibile con l'ordinamento europeo.