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Sicurezza sismica e innovazione: l’Italia davanti alla sfida del costruito

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Sicurezza sismica e innovazione: l’Italia davanti alla sfida del costruito
Dalla fragilità del costruito all’innovazione strutturale: come l’Italia può trasformare il rischio sismico in un’opportunità di crescita e resilienza urbana

In un Paese ad alta sismicità come l’Italia, il tema della sicurezza strutturale del patrimonio edilizio non può più essere considerato una questione emergenziale. È una sfida permanente che coinvolge ingegneria, architettura, governance pubblica e cultura collettiva. La conformazione geologica del territorio italiano impone un ripensamento delle politiche urbanistiche e costruttive, orientandole verso la prevenzione e la resilienza.
La vulnerabilità del costruito in Italia è un dato noto, aggravato dalla vetustà di molte strutture e da normative antisismiche introdotte solo in tempi relativamente recenti. Il rischio è diffuso tanto nei centri storici quanto nelle periferie urbane. Nonostante l’aggiornamento delle norme tecniche per le costruzioni, resta un divario sostanziale tra teoria e prassi: la difficoltà di attuare gli interventi su larga scala è legata a ostacoli tecnici, burocratici e finanziari.
L’intervento sugli edifici esistenti richiede competenze specifiche: molte strutture presentano caratteristiche complesse, materiali deboli, vincoli architettonici e documentazione progettuale spesso assente. A ciò si sommano iter autorizzativi lunghi e frammentati, che scoraggiano interventi anche urgenti. Serve una semplificazione radicale dei processi, una governance efficace basata su sportelli unici, digitalizzazione delle pratiche e percorsi normativi più chiari.
Una delle distinzioni cruciali nell’ambito della messa in sicurezza è quella tra adeguamento e miglioramento sismico. Il primo punta al pieno rispetto della normativa vigente, ed è richiesto per edifici strategici come scuole e ospedali. Il secondo, più flessibile, permette interventi progressivi e sostenibili, particolarmente adatti al patrimonio storico e residenziale.
Anche sul fronte degli incentivi la situazione richiede una visione di lungo periodo. Il Superbonus ha dimostrato l’efficacia dell’incentivo economico, ma ha anche mostrato i limiti di un impianto normativo instabile. Il Sisma Bonus, confermato nella Legge di Bilancio 2025, prevede detrazioni fino al 50% per le abitazioni principali, ma l’assenza di un piano strutturale nazionale ostacola una diffusione capillare degli interventi. Fondi come quelli del PNRR rappresentano un’occasione irripetibile, ma rischiano di restare inutilizzati nei piccoli Comuni, spesso sprovvisti di risorse tecniche per gestire la complessità amministrativa.
Sul fronte tecnico, le innovazioni non mancano: materiali compositi ad alte prestazioni, sistemi di isolamento alla base, tecnologie di monitoraggio strutturale in tempo reale, digital twin e intelligenza artificiale aprono scenari inediti per una prevenzione efficace e predittiva. La sfida oggi è adottare un approccioprestazionale: non basta rispettare le norme minime, bisogna progettare edifici capaci di resistere ai terremoti e di restare operativi anche dopo l’evento.

Sicurezza sismica: parla il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma

In questo contesto, il ruolo dell’ingegnere si trasforma: da tecnico a promotore culturale. Come sottolinea Massimo Cerri, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, “La sicurezza strutturale non è solo una questione tecnica, è un diritto di cittadinanza. L’ingegnere ha il dovere di farlo comprendere anche ai non addetti ai lavori, attraverso competenza, comunicazione e impegno civile”.
L’Ordine, in questa prospettiva, si pone come presidio attivo: formazione continua, aggiornamento professionale, tavoli di confronto con le istituzioni e iniziative di sensibilizzazione rivolte ai cittadini. Perché prevenzione e conoscenza camminano insieme.
Parlare di sicurezza sismica non è più un'opzione, ma una necessità collettiva. E la progettazione del futuro - a partire da appuntamenti come B-CAD 2025, che torna a Roma dal 19 al 21 settembre 2025 al Roma Convention Center La Nuvola per consolidare il suo ruolo di riferimento nel mondo degli eventi dedicati all’edilizia, all’architettura e al design a livello globale - non può prescindere da questa consapevolezza. Innovazione significa anche questo: rendere la bellezza durevole, accessibile e sicura.
La progettazione del futuro non può più limitarsi all’estetica o alla sostenibilità energetica. Deve garantire, prima di tutto, la protezione della vita e la continuità funzionale degli edifici dopo un evento sismico.


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