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Sicurezza sul lavoro: come attuare un vero cambio di passo?

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Sicurezza sul lavoro: come attuare un vero cambio di passo?
Sisto: “Siamo stanchi delle lacrime del giorno dopo. Va bene la sanzione ma questa arriva sempre troppo tardi”. A Torino si è parlato di sicurezza sul lavoro

Disicurezza sul lavoro non si parla mai abbastanza. Il tema è stato al centro della dodicesima Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza. Vediamo insieme cos’è emerso nel dibattito.
“La sicurezza sul lavoro esige un cambiamento di passo. Le norme attuali non bastano. Il nostro ministero e quello del Lavoro si confrontano per trovare delle soluzioni. Siamo stanchi delle lacrime del giorno dopo. Va bene la sanzione, ma questa arriva sempre troppo tardi. Bisogna lavorare sulla prevenzione. E’ necessario trovare sul piano normativo un modo per indurre le imprese a fare prevenzione. Presiedo la commissione per la riforma della normativa penale sulla sicurezza. Stiamo lavorando alla definizione di un nuovo reato: l’omicidio sul lavoro. La formulazione prevede che tanto più il datore di lavoro rispetterà gli adempimenti sulla sicurezza, tanto più ridurrà la responsabilità penale. Entro la fine dell’anno la nostra commissione conta di arrivare ad un risultato definitivo”. Così Francesco Paolo Sisto, Vice Ministro della Giustizia, intervenuto stamane alla 12 ª Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza, evento organizzato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri con la collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino.

Sicurezza sul lavoro: gli altri interventi della Giornata

Nell’ambito dei saluti iniziali è intervenuto il Presidente del CNI, Angelo Domenico Perrini, per il quale è “fondamentale cominciare a parlare di sicurezza già dalla scuola. La sicurezza andrebbe inserita nei programmi scolastici nell’ambito dell’educazione civica”. Tra gli altri, hanno portato i loro saluti il Vice Presidente Vicario del CNI, Remo Vaudano, Il Presidente dell’Ordine di Torino, Giuseppe Ferro, il Vice Presidente Vicario della Fondazione CNI, Gaetano Fede, la Coordinatrice della Federazione degli Ordini del Piemonte, Anna Porro, la Vice Rettrice del Politecnico di Torino, Giuliana Mattiazzo, l’assessore della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, l’assessore del Comune di Torino, Francesco Tresso, il Direttore regionale dei VV.F., Alessandro Paola, e Fabrizio Benedetti (Inail).
I lavori, moderati dal giornalista RAI Gianluca Semprini, sono stati avviati dall’intervento di Tiziana Petrillo, Consigliera del CNI delegata ai temi della sicurezza e della prevenzione incendi, oltre che responsabile dell’evento. Presentando i temi del giorno, in particolare la necessità di un salto di qualità culturale in tema di sicurezza, si è espressa così: “Ogni nuovo scenario presenta opportunità e sfide, punti di forza e di debolezza. Governare e controllare il cambiamento è ciò che distingue un percorso di successo da uno fallimentare. Allo stesso tempo, rompere gli schemi o commettere errori può portare a innovazioni, a patto che vi sia conoscenza e capacità di mantenere il controllo del processo”.
Paolo Pennesi, già Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha illustrato in dettaglio il funzionamento della patente a crediti per le imprese e lo stato dell’arte sulla sua attuazione. Carlo Trestini di Ance ha sottolineato come il problema della sicurezza nei cantieri non si risolva solo con la patente a crediti, però è importante perché induce le imprese a fare formazione in tema di sicurezza sul luogo di lavoro. Diego Sozzani, Consigliere del Ministro della PA, poi si è soffermato sul lavoro del ministero in termini di semplificazione delle norme atta a favorire un livello più alto della sicurezza sui luoghi di lavoro. Si è poi passati ad approfondire la protezione dagli incendi attraverso l’intervento di Tarquinia Mastroianni, dirigente dell’Ufficio prevenzione incendi dei VV.F., che ha spiegato come l’innovazione tecnologica e la semplificazione possano contribuire molto ad aumentare i livelli di sicurezza. Sandro Catta, Consigliere del CNI, ha illustrato il tema della gestione e la modellazione informativa e di come l’innovazione possa migliorare la sicurezza nei cantieri. La sicurezza, inoltre, è anche una questione di percezione che non sempre risulta allineata con la realtà, per questo è fondamentale comunicare correttamente la sicurezza e i rischi e di questo ha parlato Alberto Romagnoli, Consigliere CNI, che ha sottolineato la necessità di accorciare il distacco tra percezione e realtà. La mattinata si è chiusa con la lectio magistralis di Carlo Pellegrino dell’Università di Padova, incentrata sul tema della sicurezza e affidabilità strutturali delle costruzioni.
I lavori sono stati completati nel pomeriggio con le seguenti tavole rotonde: formazione ed innovazione per la prevenzione nei luoghi di lavoro; i nuovi scenari della prevenzione incendi; le tecnologie per la sicurezza nei cantieri.