1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Sindacati pronti per la giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni

Sindacati pronti per la giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni

Edilizia di
5/5
votato da 1 persone
Il 31 maggio, dagli edili sarà lanciato un messaggio forte e chiaro a Palazzo Chigi: Fate presto perché il rischio che stiamo correndo in Italia è la scomparsa di un intero comparto industriale


Sarà presentata domani (giovedì 30 maggio) alle ore 11, a Roma presso FNSI - Federazione Nazionale Stampa Italiana in Corso Vittorio Emanuele 349, da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, la giornata nazionale di mobilitazione del settore delle costruzioni del 31 maggio, per chiedere al governo un tavolo straordinario di crisi ed interventi immediati che ridiano slancio alla crescita del settore e del Paese.

La giornata, che s’inserisce nel percorso di mobilitazione unitaria confederale CGIL CISL UIL che culminerà con la manifestazione nazionale del 22 giugno, si svolgerà in tutte le regioni d’Italia con varie manifestazioni ed iniziative allo scopo di chiedere risposte immediate e proposte concrete per far ripartire lo sviluppo del settore secondo un modello sostenibile e di qualità. Alla conferenza stampa saranno presenti i segretari generali di Feneal Uil Filca Cisl Fillea Cgil, Massimo Trinci, Domenico Pesenti, Walter Schiavella, per presentare le iniziative in programma in tutta Italia e per fornire un quadro del settore con dati e cifre che indicano chiaramente quanto il settore abbia perso in termini di quantità e qualità lavorativa.

Dagli edili sarà lanciato un messaggio forte e chiaro a Palazzo Chigi: “Fate presto - dichiarano i segretari generali Trinci, Pesenti, Schiavella - perché il rischio che stiamo correndo in Italia è la scomparsa di un intero comparto industriale, quello dell’edilizia, mai così in difficoltà nel dopoguerra! In cinque anni di crisi si è registrato il crollo del 30% della produzione, del 20% del fatturato, del 40% degli investimenti pubblici. Sono 550.000 i posti di lavoro persi nelle costruzioni; in edilizia abbiamo assistito alla caduta verticale rispetto al 2008 di tutti i valori: - 400 milioni le ore lavorare, - 2 miliardi la massa salariale”.