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Solar Expo 2011 si è aperta con un Forum sulla Green Economy che avrebbe dovuto essere occasione per un duplice confronto

Energie rinnovabili di
Il primo confronto, rimasto inevaso, avrebbe dovuto tenersi fra il ministro Paolo Romani e le associazioni nazionali delle rinnovabili sul decreto legislativo 28/11, il secondo invece si è tenuto fra le diverse associazioni delle rinnovabili.


La 12a edizione di Solarexpo si è aperta con un grande Forum sulla Green economy che, nelle intenzioni degli organizzatori, doveva essere l'occasione per un duplice confronto.

Il primo, molto atteso e purtroppo rimasto inevaso, doveva essere quello tra il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e le associazioni nazionali delle rinnovabili sul D. Lgs. 28/11, che ha recepito la Direttiva 2009/28/CE, e sui decreti di attuazione, con particolare riferimento ad alcuni decreti cruciali, come il discusso decreto che di fatto ha introdotto il Quarto conto energia per il fotovoltaico o come i due decreti previsti per l'attuazione del cosiddetto “conto energia” termico che dovranno essere adottati entro settembre di quest'anno e ai quali il comparto delle rinnovabili termiche guarda con molto interesse e molte aspettative.

Il secondo tra le diverse associazioni nazionali delle rinnovabili, termiche ed elettriche: un'occasione che ha dato la possibilità alle associazioni di prendere posizione su alcuni “temi caldi” e di avanzare le proprie proposte, con l'intento, a volte difficile da realizzare, di mettere a sistema i risultati e le potenzialità di un comparto, quello della Green Economy, che tanto potrebbe fare per il nostro Paese dal punto di vista economico (in termini di sviluppo industriale ed occupazionale), energetico e ambientale.

Importante è stato l'intervento del Presidente di Assolterm, Sergio D'alessandris, che ha posto l'accento su alcuni elementi cruciali, con riferimento al solare termico, di cui i ministeri competenti dovranno tenere conto:

- Raggiungimento degli obiettivi al 2020: il Piano di Azione Nazionale per le FER ha individuato per il solare termico un target al 2020 di 1,6 Mtep, pari a 26 milioni di metri quadrati di capacità installata e a un mercato annuale di più di 3 milioni di m2. Ciò vuol dire che in 10 anni dovremo passare dagli attuali 0,04 m2 per abitante a 0,4 m2/ab.
- Incentivi: con obiettivi tanto ambiziosi (e potrebbero esserlo ancora di più, viste le potenzialità della tecnologia) è evidente che un adeguato sistema di incentivazione per il solare termico diventa strategico; sistema adeguato non solo in termini di entità della tariffa riconosciuta per 1 kWh termico prodotto, ma anche in termini di durata e affidabilità nel tempo.
- Conto energia termico e equità tra le tecnologie: il nuovo incentivo introdotto dal decreto 28 sembra andare nella direzione di una giusta remunerazione dell'energia termica prodotta con le diverse tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili, anche se si dovranno aspettare i decreti attuativi per la definizione delle modalità di attuazione (valori degli incentivi, requisiti tecnici, monitoraggio, ecc.). È molto importante che fin da subito i Ministeri competenti comincino a ragionare e a fare le proprie valutazioni in termini sistemici, anche attraverso analisi costi-benefici di cui siano chiari e trasparenti i criteri adottati, che permettano di disegnare un piano complessivo di sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia improntato all'equità e all'efficienza. Ciò permetterebbe l'avvio di un “nuovo corso” che valorizzi le sinergie/integrazioni tra le diverse tecnologie evitando di metterle, in modo del tutto controproducente, le une contro le altre.