La 12a edizione di Solarexpo si è aperta con un grande Forum sulla Green economy che, nelle intenzioni degli organizzatori, doveva essere l'occasione per un duplice confronto.
Il primo, molto atteso e purtroppo rimasto inevaso, doveva essere quello tra il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani e le associazioni nazionali delle rinnovabili sul D. Lgs. 28/11, che ha recepito la Direttiva 2009/28/CE, e sui decreti di attuazione, con particolare riferimento ad alcuni decreti cruciali, come il discusso decreto che di fatto ha introdotto il Quarto conto energia per il fotovoltaico o come i due decreti previsti per l'attuazione del cosiddetto “conto energia” termico che dovranno essere adottati entro settembre di quest'anno e ai quali il comparto delle rinnovabili termiche guarda con molto interesse e molte aspettative.
Il secondo tra le diverse associazioni nazionali delle rinnovabili, termiche ed elettriche: un'occasione che ha dato la possibilità alle associazioni di prendere posizione su alcuni “temi caldi” e di avanzare le proprie proposte, con l'intento, a volte difficile da realizzare, di mettere a sistema i risultati e le potenzialità di un comparto, quello della Green Economy, che tanto potrebbe fare per il nostro Paese dal punto di vista economico (in termini di sviluppo industriale ed occupazionale), energetico e ambientale.
Importante è stato l'intervento del Presidente di Assolterm, Sergio D'alessandris, che ha posto l'accento su alcuni elementi cruciali, con riferimento al solare termico, di cui i ministeri competenti dovranno tenere conto:
- Raggiungimento degli obiettivi al 2020: il Piano di Azione Nazionale per le FER ha individuato per il solare termico un target al 2020 di 1,6 Mtep, pari a 26 milioni di metri quadrati di capacità installata e a un mercato annuale di più di 3 milioni di m2. Ciò vuol dire che in 10 anni dovremo passare dagli attuali 0,04 m2 per abitante a 0,4 m2/ab.
- Incentivi: con obiettivi tanto ambiziosi (e potrebbero esserlo ancora di più, viste le potenzialità della tecnologia) è evidente che un adeguato sistema di incentivazione per il solare termico diventa strategico; sistema adeguato non solo in termini di entità della tariffa riconosciuta per 1 kWh termico prodotto, ma anche in termini di durata e affidabilità nel tempo.
- Conto energia termico e equità tra le tecnologie: il nuovo incentivo introdotto dal decreto 28 sembra andare nella direzione di una giusta remunerazione dell'energia termica prodotta con le diverse tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili, anche se si dovranno aspettare i decreti attuativi per la definizione delle modalità di attuazione (valori degli incentivi, requisiti tecnici, monitoraggio, ecc.). È molto importante che fin da subito i Ministeri competenti comincino a ragionare e a fare le proprie valutazioni in termini sistemici, anche attraverso analisi costi-benefici di cui siano chiari e trasparenti i criteri adottati, che permettano di disegnare un piano complessivo di sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia improntato all'equità e all'efficienza. Ciò permetterebbe l'avvio di un “nuovo corso” che valorizzi le sinergie/integrazioni tra le diverse tecnologie evitando di metterle, in modo del tutto controproducente, le une contro le altre.