Il settore
L’industria del solare termico, industria meccanica e termoidraulica comprendente piccole e medie imprese specializzate nel solare e grandi aziende termoidrauliche, arricchisce il tessuto industriale italiano creando innovazione e occupazione e presenta ad oggi un potenziale di produzione annua di pannelli solari termici di 1 GWth (pari a 1,4 milioni di m2).
Il mercato del solare termico ha visto negli ultimi anni uno sviluppo significativo, passando dai 130 MWth del 2006 ai quasi 300 MWth del 2008, con un proprio installato annuale quindi più che raddoppiato. Nonostante la crisi economica abbia colpito anche il nostro settore, il totale installato in Italia ha ampiamente superato 1 GWth e nel 2009 si stima che il settore abbia occupato 5.000 persone a tempo pieno con un giro d'affari di 500 milioni di euro.
Si tratta di un'industria che crea e investe in innovazione tecnologica con riferimento sia alle migliori performance degli impianti (rendimento, durata, integrazione, ecc.), sia all'innovazione dei processi industriali e che ha formato fino ad oggi oltre 10.000 installatori e continua a formarne migliaia all'anno.
La Direttiva 202020
L’Italia dovrà raggiungere entro il 2020 il 17% di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia, pari a 21,4 Mtep.
Ai fini della Direttiva, che, per i due settori (elettricità e riscaldamento) non indica obiettivi settoriali, e quindi non entra nel merito del mix energetico che ogni Paese membro intende realizzare per il raggiungimento del proprio obiettivo, produrre una certa quantità di energia termica o di energia elettrica è del tutto equivalente. Quello che cambia sono i costi, in quanto il costo di produzione di 1 kWh termico nella maggior parte dei casi è inferiore a quello necessario per la produzione di 1 kWh elettrico.
Considerando che in Europa ben il 49% dei consumi finali riguarda l’energia termica, di cui il 34% è calore alle basse temperature, e che ben il 61% dei fabbisogni totali di calore alle basse temperature riguarda il settore residenziale, è facile immaginare un ruolo centrale del solare termico nel raggiungimento degli obiettivi al 2020.
Solare termico e detrazioni fiscali
Come noto, la Finanziaria 2007 ha introdotto le detrazioni fiscali del 55% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici tra cui l'installazione di pannelli solari termici. Tale provvedimento scadrà il 31 dicembre di quest'anno.
Questo meccanismo sta portando beneficio sia all’industria italiana, consentendo di attenuare il forte impatto della crisi economica in atto, sia al sistema paese, con un rapporto positivo costi/benefici e con un investimento strutturale in un settore ad alto valore aggiunto e quindi strategico per il futuro del paese.
Se opportunamente sostenuto con misure di incentivazione adeguate, come la detrazione del 55%, a fronte di un investimento contenuto nel breve e medio termine, il settore del solare termico potrebbe raggiungere nel 2020 il traguardo di 1 metro quadrato installato per abitante, apportando numerosi benefici, diretti e indiretti, all'economia del nostro paese, tra i quali:
- OCCUPAZIONE. Il settore potrebbe facilmente garantire al 2020 un'occupazione sul territorio italiano pari a più di 150.000 posti di lavoro a tempo pieno.
- RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI AL 2020. Il settore presenterebbe una crescita media annua del 35% fino a raggiungere nel 2020 un totale installato di 42 GW termici con un risparmio di 3,6 Mtep, pari al 25% dell'obiettivo complessivo al 2020 sulle rinnovabili.
- GETTITO FISCALE. Proporzionalmente alla crescita delle vendite aumenterebbe anche il gettito fiscale in termini di maggiori imposte come Iva, Ires e Irap.
- RIDUZIONE DELLE BOLLETTE ENERGETICHE. Un adeguato sviluppo del settore permetterebbe di sostituire o integrare le caldaie convenzionali nelle nostre case con notevoli benefici sulle bollette energetiche.
- GREEN ECONOMY E CREAZIONE DI UNA FILIERA INDUSTRIALE. Il settore potrebbe in questo modo contribuire significativamente allo sviluppo di una green economy nel nostro paese creando una filiera industriale, innovazione tecnologica e nuova imprenditorialità.
- RIDUZIONE DELLA DIPENDENZA DALL'ESTERO E DALL'ENERGIA FOSSILE.
A fronte di tutti questi benefici, i dati Enea sulle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici ci dicono che nel biennio 2008/2009 l'installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, intervento che presenta il miglior rapporto costi/benefici, ha drenato una percentuale molto bassa di risorse, pari a poco più di 200 milioni di euro (circa l'8% delle detrazioni complessive).
* Questo articolo è tratto da Comunicare Energia, N° 1 Nov-Dic 2010.
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