1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Sono al vaglio le richieste di deroga al Patto di stabilità interno per 187 Comuni

Sono al vaglio le richieste di deroga al Patto di stabilità interno per 187 Comuni

Lavori pubblici di
5/5
votato da 1 persone
Il DIPE ha identificato un elenco di Comuni che hanno richiesto l’allentamento del Patto di Stabilità interno per il 2015. Tale elenco è stato inoltrato al DICA


Come è noto il decreto 'Sblocca Italia' (D.L. 133/2014) ha previsto per i Comuni la possibilità, a determinate condizioni, di godere dell’esclusione dal Patto di stabilità interno relativamente ai “pagamenti connessi agli investimenti in opere oggetto di segnalazione, entro il 15 giugno 2014, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel limite di 250 milioni di Euro per l’anno 2014”. La procedura di selezione e valutazione delle richieste segnalate è stata svolta dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio (DICA) e si è conclusa con l’emanazione del DPCM 28 ottobre 2014.

Nel periodo compreso tra il 17 febbraio e il 6 marzo 2015 il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del programma 'Cantieri in Comune' ha attivato, tramite procedura informatica, una ricognizione dei dati relativi alle richieste dei Comuni e, in quella sede, molti sindaci hanno indicato la mancanza di spazi finanziari come uno dei fattori ostativi alla corretta esecuzione del progetto segnalato.

Al termine di una prima fase di analisi e verifica dei dati raccolti nell’ambito del suindicato programma, il DIPE ha infatti identificato un elenco di 187 Comuni che hanno richiesto l’allentamento del Patto di Stabilità interno per il 2015 che, unitamente ai singoli dossier, è stato inoltrato al DICA.

Il DICA, in attesa dell’approvazione di una norma di legge che assicuri l’attuazione operativa dell’allentamento del Patto di stabilità interno per gli interventi selezionati, sta procedendo a quantificare l’entità finanziaria delle richieste, anche al fine di identificare, sia pur nell’ambito dell’attuale quadro di finanza pubblica, le disponibilità di risorse da dedicare alla creazione di nuovi spazi finanziari per i territori.