Sostenibilità: qual è la situazione nelle città italiane?

di Marco Zibetti
Ecosistema Urbano 2025, il report di Legambiente realizzato con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, fa il punto sulla sostenibilità urbana nei 106 capoluoghi

C’è ancora molta strada da fare sul fronte della sostenibilità urbana. Nessun capoluogo italiano raggiunge il 100% delle performance ambientali e la media nazionale cala al 54,24%. È la fotografia di Ecosistema Urbano 2025, il report di Legambiente realizzato con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, che misura la salute ecologica dei 106 capoluoghi.
Sul podio si confermano Trento (79,78%) e Mantova (78,74%), uniche città oltre i 75 punti, seguite da Bergamo, che guadagna tredici posizioni. Tutte e tre rappresentano modelli di efficienza nella gestione dei rifiuti e nella mobilità sostenibile. Completano la top ten Bolzano, Pordenone, Reggio Emilia, Parma, Rimini, Bologna e Forlì, con il Nord ancora protagonista. Al Sud, invece, il divario resta profondo: Cosenza è l’unica città meridionale nella top 20, mentre in coda si trovano Caltanissetta, Caserta, Catania, Palermo, Catanzaro, Napoli, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, tutte sotto il 35%.
Tra le criticità principali segnalate dal Rapporto emergono smog, perdite idriche e consumo di suolo. Nonostante qualche miglioramento, venti città perdono ancora oltre metà dell’acqua immessa in rete. Scendono anche le piste ciclabili e le aree pedonali, mentre cresce il suolo cementificato: +6,3 mq per abitante tra il 2018 e il 2023.
Qualche segnale positivo arriva dai rifiuti: per la prima volta la raccolta differenziata supera la media del 65%, con 15 capoluoghi oltre l’80%. Migliora anche l’uso dei trasporti pubblici: Milano registra 424 viaggi pro capite all’anno, Roma 277 e Firenze 247.

Sostenibilità urbana: l’appello di Legambiente

Legambiente lancia però un appello al Governo: “Serve una legge nazionale per una vera rigenerazione urbana, deterrente al consumo di suolo e con una stabilizzazione dei bonus per le ristrutturazioni edilizie, da inserire nella legge di bilancio”.
“Le città italiane si stanno lentamente trasformando - afferma il presidente Stefano Ciafani - ma restano troppi i nodi da sciogliere, dalla crisi climatica al reperimento delle risorse post PNRR. Servono strumenti e norme che rendano la rigenerazione urbana all’altezza della sfida ambientale”.
Secondo Mirko Laurenti dell’ufficio scientifico di Legambiente, “manca ancora una strategia nazionale capace di guidare le città verso modelli di sostenibilità reali e duraturi”.


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