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Strade e scuole: novità in Sicilia

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Prosegue l'opera di supporto agli Enti locali da parte del Governo Musumeci per accelerare la realizzazione di interventi rimasti bloccati

La Sicilia vuole crescere. E per farlo intende migliorare la sua dotazione di strade e di strutture scolastiche. Come? L'Ufficio speciale della presidenza della Regione ha sottoscritto altre nove convenzioni con la Città metropolitana di Palermo e i Comuni di Caltavuturo e Altofonte, sempre nel Palermitano, e Campobello di Licata, in provincia di Agrigento.

Il dettaglio degli interventi

Le prime riguardano quattro strade provinciali, inserite nell'Accordo di programma quadro per le Madonie e finanziate con sette milioni di euro, mentre le altre consentiranno di mettere in sicurezza tre edifici scolastici, di consolidare un costone roccioso e di realizzare il centro per la raccolta differenziata dei rifiuti che l'amministrazione comunale di Altofonte ha previsto in contrada Salvina. Sempre nel centro del Palermitano potrà essere ristrutturata la scuola Armaforte centrale, mentre, nel dettaglio, gli altri interventi riguardano la scuola elementare San Giovanni Bosco e quella per l'Infanzia di Via Carnevale a Campobello di Licata e la Rocca Terravecchia di Caltavuturo, per la quale la Struttura, guidata dall'ingegnere Leonardo Santoro, dovrà progettare le opere che serviranno a scongiurare il pericolo di crolli dalla parete rocciosa.

“In quest'ultimo caso - spiega il presidente Nello Musumeci - potrà essere l'Ufficio contro il dissesto idrogeologico, una volta che avrà ricevuto il progetto, a fornire la necessaria copertura finanziaria, mentre, per quanto riguarda gli interventi nelle scuole, i Comuni avranno adesso la possibilità di partecipare ai prossimi bandi del ministero dell'Istruzione o a quelli della Regione Siciliana. Il nostro obiettivo è proprio questo: aprire i cantieri, accelerare la spesa e utilizzare pienamente le risorse comunitarie. E tutto ciò a vantaggio della modernizzazione, della sicurezza e, più in generale, dell'economia della nostra terra”.

Non sono soltanto le amministrazioni locali ad avere avanzato la richiesta di un supporto. All'Ufficio progettazione si è rivolto il Polo regionale di Palermo per i siti culturali (che comprende Palazzo Abatellis, Palazzo Mirto, l'Oratorio dei Bianchi, Villino Favarolo e il Castello di Caccamo) per l'elaborazione di un progetto che riguarda, tra l'altro, le planimetrie per le vie di fuga e il documento di valutazione dei rischi.

Lo schema di convenzione, che consentirà di affidare la progettazione ai tecnici di Palazzo d'Orleans, è stato pubblicato sul portale della Regione Siciliana. Per i componenti dell'Ufficio speciale, intanto, sono stati avviati corsi di formazione specialistica in materia di sicurezza nei cantieri e per l'elaborazione dei progetti in modalità BIM.