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Superbonus 110%: quanto sta spingendo gli investimenti?

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Superbonus 110%: quanto sta spingendo gli investimenti?
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Grazie a un report presentato da Confartigianato, quantifichiamo il contributo del Superbonus del 110% alla ripresa degli investimenti nel settore edile

È evidente come il Superbonus del 110%, la maxi detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica e miglioramento antisismico, stia sostenendo la ripresa dell’edilizia e dell’intera economia italiana. Ma cerchiamo di quantificare il suo apporto per ciò che riguarda gli investimenti nel settore.

Nel primo trimestre del 2021 gli investimenti fissi lordi sono in crescita del 3,7% rispetto all’ultimo trimestre del 2020: il 63% dell’aumento deriva dagli investimenti in costruzioni, in salita del 5%, combinazione di un +5,2% di fabbricati non residenziali e altre opere e 4,8% per le abitazioni.

I dati emergono dal report ‘Edilizia locomotiva della ripresa post pandemia. Check point estate 2021’, presentato durante l’Assemblea in videoconferenza di Anaepa-Confartigianato Edilizia.

Nel confronto internazionale la dinamica degli investimenti nelle costruzioni in Italia (+5%) sopravanza la crescita registrata in Germania (+1,1%) e ed è in controtendenza rispetto alla flessione rilevata in Francia (-0,7%) e Spagna (-5,2%). Il migliore andamento si consolida anche nel più lungo periodo: in Italia gli investimenti nelle costruzioni nel primo trimestre 2021 sono dell’8,6% superiori al livello pre Covid del quarto trimestre 2019, con una dinamica decisamente superiore al +3,4% della Germania e alla sostanziale stabilità (+0,1%) della media Ue; all’opposto, si registra una flessione in Francia (-5,8%) e un pesante ritardo Spagna (-16,1%).

Le previsioni di Banca d’Italia, pubblicate l’11 giugno, rafforzano la crescita degli  investimenti in costruzioni (+16,8% nel 2021, a fronte del +11,3% indicato dalla Commissione europea  a metà maggio); le stime “presuppongono inoltre che non vi siano significativi ritardi nell’implementazione dei progetti del PNRR e degli investimenti pubblici”.

Gli ultimi dati congiunturali indicano ad aprile 2021 una frenata della produzione nelle costruzioni (-2,2% rispetto a marzo), ma nel trimestre febbraio-aprile 2021 persiste una robusta crescita del 5,8% rispetto al trimestre precedente, mentre evidenziano gli stimoli della ripresa delle costruzioni sull’indotto dei prodotti per l’edilizia e degli studi di architettura e ingegneria.

Il robusto trend positivo delle costruzioni è sostenuto dagli interventi del Superbonus. Dal monitoraggio effettuato dalla Corte dei conti su dati Enea si rileva che al 31 marzo 2021 l’ammontare ammesso a detrazione dei progetti per il Superbonus si attesta, nei primi tre mesi, intorno a 1,1 miliardi di euro, mentre la cifra ammessa a detrazione dei lavori realizzati è pari al 756 milioni di euro, in aumento di 623 milioni rispetto ai 133 milioni rilevati a fine 2020, che rappresenta il 66% della crescita degli investimenti in abitazioni del trimestre. Gli interventi che hanno almeno una asseverazione protocollata sono passati da 1.636 di fine 2020 a 9.207 a fine marzo 2021 (+7.571). Nell’ambito degli incentivi fiscali, gli interventi del Superbonus si sommano ai 25.279 milioni di investimenti incentivati per recupero edilizio nel 2019 e ai 3.483 milioni di euro per riqualificazione energetica.

Cosa ci dobbiamo aspettare da DL Semplificazioni e PNRR?

L’impulso del Superbonus potrebbe rafforzarsi, dopo che il DL Semplificazioni ha recepito le indicazioni di Confartigianato, introducendo una norma che rende più agevole la CILA. Permane la necessità di una proroga dell’incentivo almeno a tutto il 2023, dato che i ritardi accumulati per eccesso di burocrazia hanno rallentato l’attività dei cantieri, e soprattutto nei condomìni, richiedono un maggior tempo a disposizione per iniziare e completare i lavori.

Il traino del Superbonus si inserisce nello stimolo di più lungo periodo sul settore delle costruzioni determinato dagli interventi del PNRR. In chiave settoriale, il 41% della crescita del valore aggiunto indotto da tutti gli interventi del PNRR si concentra nella filiera dell’edilizia (interessando 992 mila imprese e 2,2 milioni di addetti), con un contributo alla crescita delle costruzioni di 3,3 punti e delle attività immobiliari di 2,8 punti, seguiti da commercio al dettaglio con 2,7 punti, commercio all’ingrosso con 1,3 punti e istruzione con 1 punto.