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Superbonus 2023: come modificare la rateizzazione?

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Superbonus 2023: come modificare la rateizzazione?
Hai speso per lavori agevolati e vuoi più tempo per recuperare tutto? Scopri come diluire il beneficio del Superbonus 2023 e sfruttarlo al meglio in dieci anni

Se hai sostenuto spese per interventi edilizi legati al Superbonus nel 2023, ora puoi spalmarle in dieci anni invece di quattro. Si tratta di un'opportunità concreta per chi ha redditi bassi o si aspetta di pagare meno tasse in futuro. Ecco come funziona la nuova opzione introdotta dalla legge di bilancio 2025.
Con la nuova norma (art. 1, comma 56, lett. b, legge n. 207/2024), chi ha effettuato lavori agevolati dal Superbonus nel 2023 potrà scegliere di diluire la detrazione fiscale in dieci quote annuali di pari importo. Ma attenzione: la scelta va comunicata entro il 31 ottobre 2025 con una dichiarazione integrativa dei redditi 2024.
L’opzione è irrevocabile e, se ne deriva una minore detrazione annua rispetto alla ripartizione in quattro anni, la maggiore imposta dovuta andrà versata entro il 30 giugno 2025, senza sanzioni né interessi.
Il Superbonus, regolato dall’art. 119 del Dl 34/2020, prevedeva inizialmente una detrazione in cinque anni per le spese 2020-2021 e in quattro per quelle 2022-2023. Dal 2024 è passata a dieci anni. Una possibilità già concessa nel 2022 e ora estesa al 2023, utile a chi rischiava di non sfruttare a pieno le detrazioni nei quattro anni previsti.

Superbonus 2023: i modelli da compilare per cambiare la rateizzazione

Per esercitare l’opzione, è necessario compilare il modello Redditi 2024 - integrativo.
I contribuenti fisici dovranno:
- indicare “Dichiarazione integrativa” nel frontespizio con il codice 1;
- barrare la colonna “Opzione 2023” nei righi RP41-47 (interventi edilizi), RP56 (colonnine ricarica) o RP61-64 (Eco bonus), a seconda del tipo di intervento.
I soggetti Ires utilizzeranno i modelli Redditi SC/ENC 2024 e compileranno:
- colonna 6A nei righi RS150-151 per Sisma bonus;
- colonna 4A o 5A nei righi RS420-421 per colonnine di ricarica;
- colonna 6 nei righi RS501-512 per Eco bonus.
L’eventuale maggiore imposta dovrà essere versata con modello F24 (codici tributo: 4001 per Irpef, 3801/3844 per addizionali, 2003 per Ires).