Terremoto: l’Anci chiede finanziamenti adeguati per edilizia scolastica e sicurezza

Sicurezza e Sistemi di Protezione di Marco Zibetti
Il sisma che ha colpito l’Italia richiama ancora una volta l’attenzione sul tema dell’edilizia scolastica e sulla necessità di considerarla tra le priorità nazionali


"I gravi eventi sismici che nei giorni scorsi hanno pesantemente colpito i territori dell’Emilia Romagna e della Lombardia, hanno avuto pesanti conseguenze anche sugli edifici scolastici; sono  molte infatti le strutture danneggiate o dichiarate inagibili, pur trattandosi di territori da sempre molto attenti a questo tema’’. E’ quanto dichiara Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia e Presidente dell’ANCI.

‘’Quanto accaduto - aggiunge - richiama ancora una volta l’attenzione sul tema dell’edilizia scolastica e sulla necessita’, più volte sostenuta dall’ANCI, di considerarla tra le priorita’ nazionali, assicurando un corrispondente ed adeguato finanziamento da parte dello Stato, al quale certamente gli Enti locali non faranno mancare il loro contributo, come fatto fino ad oggi’’.

‘’La situazione dell’edilizia scolastica nell’intero territorio nazionale, si presenta a macchia di leopardo, con situazioni molto differenziate sotto diversi aspetti, il piu’ importante dei quali resta sicuramente quello legato alla sicurezza strutturale. Molte scuole, infatti, sono state costruite  prima degli anni ’70 e necessitano di interventi molto costosi.

Negli ultimi anni - ricorda Delrio - i finanziamenti centrali finalizzati alla edilizia, in particolare quelli previsti dalla legge 23 del 96 si sono interrotti bloccando di fatto un percorso ormai avviato di un piano di risanamento ed adeguamento del patrimonio scolastico. Mentre non e’ stata ancora completata l’assegnazione delle risorse rese disponibili con la delibera CIPE del maggio 2010, impedendo di fatto a molti Comuni e Province di poter avviare o completare lavori urgenti che, in molti casi, sono stati comunque eseguiti con risorse proprie degli Enti locali’’.

‘’E’ quanto mai urgente quindi un nuovo piano nazionale di durata pluriennale che consenta una programmazione nel tempo degli interventi e che preveda investimenti diretti a finanziare la messa a norma e dove necessario il rinnovo dell’edilizia scolastica, favorendo cosi’ anche la ripartenza di economie locali vicine al dissesto; va inoltre previsto un maggiore coordinamento dei programmi nazionali, finalizzato ad un piu’ efficace impiego delle risorse. Ma ancora una volta e prima di tutto - conclude Delrio - sollecitiamo l’esclusione delle spese di edilizia scolastica dal patto di stabilita’’’.


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