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Toscana: le associazioni edili chiedono alla Regione nuove politiche per la casa

Lavori pubblici di
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Tra le richieste avanzate, semplificare le norme di governo del territorio e innovare i rapporti e le procedure interistituzionali tra Regione e Comuni


Nuove politiche per la casa, "manutenzione" delle leggi regionali sul governo del territorio, riqualificazione delle citta'nell'ottica della sostenibilita', promozione di una offerta privata di abitazioni in affitto a canone concordato.

Queste alcune delle proposte che le associazioni delle imprese edili della Toscana (Ance, Aniem Confapi, Arcpl Legacoop, Cna Costruzioni, Acgi Abitazione, Federabitazione Confcooperative, Legacoop Abitanti) hanno messo a punto e consegneranno al nuovo assessore regionale alla casa, quando sara' insediata la giunta.

Rilevando che ''l'operato nella scorsa legislatura regionale non e' positivo'', le associazioni chiedono ''nuove politiche per la casa'' e dicono ''disponibili a collaborare con programmi e progetti significativi''.

In particolare le imprese edili chiedono di semplificare con certezza e ragionevolezza le norme di governo del territorio, innovare i rapporti e le procedure inter istituzionali tra Regione e Comuni (a partire dalla fondamentale legge sul governo del territorio 1/2005); incentivare le azioni di trasformazione urbana, riqualificando e rigenerando parti delle citta', con logica di sostenibilita'; promuovere una importante offerta privata di abitazioni in affitto a canone concordato.

Infine le imprese chiedono ''attenzione'' alle procedure per la definizione, anche in ambito regionale, del cosiddetto 'Sistema integrato di fondi immobiliari' utilizzando i fondi immobiliari locali e nazionali per l'acquisizione e la realizzazione di immobili per l'edilizia residenziale.