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Toscana: no al fotovoltaico in aree di pregio

Energie rinnovabili di
Una delibera approvata dalla giunta pone un limite alla diffusione in area agricola di impianti fotovoltaici di grandi e medie dimensioni, privilegiando la funzione di integrazione del reddito agricolo


Impianti fotovoltaici si' ma non nelle aree di pregio, per tutelare il paesaggio. E' quanto prevede la proposta di delibera approvata dalla giunta regionale della Toscana che vietera' l'installazione di impianti fotovoltaici a terra in alcune aree.

La delibera, firmata dai tre assessori all'ambiente e energia Anna Rita Bramerini, al governo del territorio Anna Marson e all'agricoltura Gianni Salvadori, principalmente pone un limite alla diffusione in area agricola di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni (cioe' quelli superiori ai 200 kw) favorendo gli impianti di piccola dimensione (da 5 kw a 20 kw) e media dimensione (da 20 kw a 200 kw), e privilegiando la funzione di integrazione del reddito agricolo.

Corpo centrale del documento una tabella, dove si fa un primo elenco delle aree non idonee al fotovoltaico distinte per potenza degli impianti e dimensione (da 5 a 20 kW, da 20 a 200 kW ed oltre 200 kW) e per tipologia. Ovvero: ''Siti inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco'', tra cui spicca la Val D'Orcia; '''aree e beni immobili di notevole interesse culturale'', ''aree e immobili vincolati'', ''zone all'interno di coni visivi e panoramici la cui immagine e' storicizzata'', ''emergenze culturali e zone contigue a parchi archeologici e culturali'', ''aree naturali protette'', ''zone umide ai sensi della convenzione di Ramsar''; ''aree Dop, Doc, Docg e Igp''; ''aree classificate a rischio idraulico e geomorfologico e aree adibite a interventi di messa in sicurezza'' e infine ''zone vincolate in base all'art.142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio''.

''Con questa proposta la Toscana si allinea agli indirizzi nazionali coniugando lo sviluppo del fotovoltaico con la valorizzazione del territorio rurale e della sua economia - ha spiegato Bramerini - Nei prossimi giorni si aprira' una ulteriore fase di lavoro in cui sara' fatta una rapida ricognizione presso Province e Comuni per raccogliere proposte di individuazione di ulteriori aree non idonee per il fotovoltaico e per le altre energie rinnovabili''.