Il prossimo Consiglio dei Ministri, dovrebbe approvare un decreto legge, la cui bozza e` stata esaminata nel preconsiglio di martedi` 13 ottobre u.s.. La bozza contiene alcune disposizioni interpretative ed altre modificative dell`art. 3 della legge n. 136/2010, allo scopo di chiarine i punti controversi.
E` anche prevista una disposizione transitoria secondo la quale l`art. 3 si applica immediatamente ai contratti stipulati successivamente alla data di entrata in vigore della Legge n. 136 ed ai relativi subcontratti, mentre i contratti stipulati anteriormente alla stessa data ed i relativi subcontratti, dovranno essere adeguati alle disposizioni di cui all`art. 3 entro 180 giorni dall`entrata in vigore della Legge n. 136. Per la stessa scadenza e` prevista l`emanazione di un D.P.C.M. per la definizione di ulteriori modalita` di attuazione.
Questa soluzione non appare del tutto soddisfacente, perche` l`emanazione del D.P.C.M. di attuazione riveste importanza anche ai fini dell`applicazione della normativa ai contratti stipulati dopo l`entrata in vigore della legge.
Per questo motivo, l`ANCE, assieme a Confindustria ha fatto pervenire alla Presidenza del Consiglio una richiesta di modifica del decreto legge, nel senso di sospendere l`applicazione della normativa anche ai nuovi contratti, fino all`emanazione del D.P.C.M. di attuazione.
Le disposizioni interpretative e modificative sono invece apprezzabili, in quanto, pur allargando l`ambito di applicazione, eliminano pericolose ambiguita` e forniscono chiarimenti.
Viene, ad esempio, precisato che l`espressione ``anche non in via esclusiva`` consente di utilizzare uno o piu` conti correnti bancari o postali anche per piu` commesse e di far transitare sugli stessi anche movimenti finanziari estranei alle commesse pubbliche.
Ancora, si prevede che i pagamenti ai dipendenti e quelli relativi alle spese generali possano essere effettuati anche con strumenti diversi dal bonifico, purche` idonei a garantirne la tracciabilita` e che la reintegrazione delle somme utilizzate per il pagamento di spese estranee alle commesse pubbliche possa essere effettuata anche con strumenti diversi dal bonifico, purche` tracciabili.
Chiarimenti vengono dati anche in merito all`utilizzazione del CUP e alla possibilita` di utilizzare come conto dedicato un conto corrente gia` esistente.
Restano ancora aperte alcune questioni che dovrebbero trovare soluzione nel decreto legge, come l`equiparazione al bonifico bancario o postale della ricevuta bancaria (Ri.Ba) e la possibilita` di effettuare in contanti alcune piccole spese di cantiere, questioni sulle quali l`ANCE ha interessato l`Ufficio Legislativo della Presidenza del Consiglio.