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Turismo: un Piano Casa per i lavoratori del settore

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Turismo: un Piano Casa per i lavoratori del settore
Staff house per chi lavora nel turismo: un piano innovativo per attrarre giovani, sostenere le imprese e rilanciare un settore chiave dell’economia italiana

Nel turismo la domanda cresce, ma trovare personale è sempre più difficile. Il Governo risponde con un piano concreto: migliorare la qualità della vita dei lavoratori per rendere il settore più attrattivo, competitivo e stabile. Un investimento importante che punta a cambiare le regole del gioco.
Con uno stanziamento complessivo di 120 milioni di euro, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera a un progetto che punta a realizzare, riqualificare e modernizzare gli alloggi, le cosiddette “staff house”, destinati a chi lavora nell’ambito turistico-ricettivo e nella ristorazione. I fondi saranno distribuiti su tre anni: 44 milioni per il 2025, 38 per il 2026 e altri 38 per il 2027.
Questa misura, considerata una novità assoluta a livello europeo, affronta direttamente l’emergenza abitativa che penalizza molti lavoratori stagionali o a bassa retribuzione. L’obiettivo è duplice: da un lato garantire condizioni abitative dignitose e accessibili, dall’altro supportare le imprese che faticano a reperire personale qualificato.
Il progetto rientra all’interno di un Piano Casa più ampio, in fase di sviluppo, pensato per rispondere alle difficoltà che molti giovani incontrano nel trovare lavoro e alloggio in zone a forte vocazione turistica.

Piano Casa del Turismo: il commento del  Ministro

“L’efficacia di questa misura, senza precedenti nella storia, risiede nella sua doppia valenza: da un lato, vogliamo offrire, a condizioni agevolate, soluzioni che migliorino il tenore di vita e di lavoro dei tanti lavoratori che operano nel comparto; dall’altro, puntiamo a fornire un supporto concreto agli imprenditori del settore - ha commentato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè -. Così facendo, andiamo a generare una maggiore attrattività per la forza lavoro, con particolare riferimento all’occupazione giovanile, e stimolare una ulteriore crescita strategica del settore attraverso una maggiore capacità competitiva delle imprese e una maggiore attrattività dell’offerta”.
Entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto, il Ministero del Turismo definirà i criteri attuativi attraverso un decreto specifico.