Umbria: il Consiglio approva la normativa per la prevenzione delle cadute dall’alto

Sicurezza e Sistemi di Protezione di Marco Zibetti
“La legge - ha spiegato l'assessore Stefano Vinti - mira a diffondere la cultura della prevenzione dei rischi di infortunio su tutte le attività che si svolgono in quota, anche quelle dei cittadini”


Approvata all'unanimità dall'Assemblea legislativa dell'Umbria la proposta di legge che introduce per la prima volta in Umbria una normativa per prevenire le cadute dall'alto e da sfondamento, che costituiscono il 25% del totale delle morti sul lavoro, ma si rivolge anche ai cittadini che eseguano lavori ad un'altezza superiore ai due metri. La legge, di iniziativa della Giunta, e' stata integrata con i suggerimenti tecnici contenuti in una analoga proposta di legge sul medesimo argomento presentata dalla consigliera del Pdl Maria Rosi.

''La legge - ha spiegato l'assessore Stefano Vinti - mira a diffondere la cultura della prevenzione dei rischi di infortunio su tutte le attivita' che si svolgono in quota, anche quelle dei cittadini quando si espongono ad un'altezza superiore ai 2 metri. Le cifre dimostrano che, a fronte di una diminuzione del numero complessivo degli infortuni sul lavoro, non diminuisce il numero di quelli gravi, con prognosi superiori ai 40 giorni, evidenziando proprio l'incidenza di quelli causati da cadute dall'alto e da sfondamento.

Il 67% degli incidenti riguardano il settore delle costruzioni e il 10% l'agricoltura, ma soprattutto - ha sottolineato Vinti - il 26% dei casi sono dovuti a sfondamenti della copertura causati da assenza di protezioni e percorsi predefiniti, mentre nel 15% dei casi le cause sono cadute da ponteggi o impalcature fisse.

Ecco perche' - ha ribadito - dobbiamo impegnarci in una battaglia culturale per prevenire le cadute dall'alto e da sfondamento durante lo svolgersi di qualsiasi attivita', dall'edilizia all'agricoltura e all'allestimento di strutture provvisorie per spettacoli teatrali, musicali, cinematografici o altre forme di intrattenimento. Abbiamo previsto campagne informative e un sistema di formazione dei lavoratori e dei tecnici responsabili della progettazione di lavori in quota, oltre che la stesura obbligatoria di un elaborato tecnico sui lavori ed un attento monitoraggio informatico e telematico''.


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